La Valdera della solidarietà apre le braccia. Dopo i moltissimi aiuti e le donazioni raccolte per la popolazione ucraina, adesso i Comuni sono pronti a fare il passo successivo, accogliendo chi scappa dalla guerra e cerca riparo in un posto sicuro.
A Buti, per esempio, saranno accolti tre ragazzi: Kateryna, Polina e Damian. "Ancora una volta, dopo gli anni '90, quando furono accolti i ragazzi di Chernobyl, Buti si trova ad accogliere, questa volta a causa di una guerra, ragazzi ucraini - hanno spiegato dall'amministrazione - la nostra speranza è che molto presto possiate ricongiungervi alle vostre famiglie e che questo incubo assurdo finisca, ma fino ad allora e quando lo vorrete, Buti sarà la vostra casa".
Nel Comune del palio, i ragazzi sono giunti grazie all'aiuto di Olena Kovish e di Francesco Balatresi, cittadini butesi che pochi giorni fa hanno viaggiato fino in Polonia per aiutarli.
Anche a Palaia, come annunciato dal sindaco Marco Gherardini, sono state accolti tre bambini e tre donne provenienti dall'Ucraina. "Con l’aiuto di una loro familiare da tempo in Italia, è stato possibile dialogare e capire le necessità di queste persone, le cui vite sono state improvvisamente sconvolte dal conflitto in atto - ha spiegato - ringrazio il movimento Shalom che, in accordo con la Prefettura e con il supporto dell’amministrazione, si occuperà del percorso di accoglienza".
"Grazie anche a tutte le associazioni della Consulta del volontariato, già impegnate nella raccolta di generi di prima necessità per i profughi in fuga - ha concluso - possibile donare direttamente nelle nostre botteghe, al supermercato e nelle farmacie".