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Il futuro di Agape tra lavoratori e servizi

La cooperativa, da qualche giorno, è nel dibattito tra politica e mondo del sociale. Tra un paio di mesi dovrebbe essere redatto un piano di rilancio

La congiuntura economica, la trasformazione dei modelli socio-sanitari e l'impatto della pandemia. Sono queste le tre (principali) variabili che stanno mettendo a dura prova il mondo delle cooperative sociali e che, nei giorni scorsi, hanno acceso i riflettori su Agape, una tra le realtà principali in questo settore per il territorio e sulla quale, attraverso Il Tirreno, ha voluto lanciare un appello al confronto il sindaco di Pontedera Matteo Franconi.

A destare un po' di preoccupazione, soprattutto, è il momento che sta affrontando la cooperativa con sede a Fornacette. Negli ultimi tempi, a causa di alcune gare d'appalto perse, i lavoratori di Agape sarebbero diminuiti da oltre 700 a meno di 500.

"Osserviamo con attenzione e interesse alla vicenda, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori e i servizi che vengono offerti a un territorio vasto, che dovranno essere assicurati anche in futuro - ha detto il sindaco di Calcinaia Cristiano Alderigi - per la nostra amministrazione, questi sono gli interessi principali".

Chiamato in causa come possibile punto di riferimento, anche Antonio Chelli, membro della presidenza di Legacoop Toscana e responsabile dell'area vasta costiera, si è espresso sulla vicenda. "In questo periodo, tutto il mondo del sociale è in una fase complicata, dovuta a trasformazioni evidenti e profonde legate ai modelli socio-sanitari - ha commentato - mi occupo di tante cooperative e anche di Agape, non c’è una via preferenziale. In questo caso, comunque, non mi sembra sia il caso di una cooperativa che stia andando a rotoli. È stata fatta un’assemblea e stanno lavorando, si stanno guardando intorno per verificare le condizioni migliori per proseguire".

"Probabilmente, essendo una cooperativa che ha un ruolo importante sul territorio, certe cose impattano di più, ma è un momento che riguarda tutte le cooperative - ha proseguito - anche in Toscana sta avvenendo una riorganizzazione del sistema socio-sanitario. Il processo che sta attraversando Agape fa parte della trasformazione che sta coinvolgendo il settore. L'importante è essere svegli e capire come agire".

Dalla presidenza della cooperativa, per il momento, come riportato anche da Il Tirreno, non ci sono commenti relativi agli sviluppi. Intanto, entro febbraio, è atteso il piano di rilancio.