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Il Cottolengo è ufficialmente una Rsa

La Regione ha riconosciuto lo status di Residenza sanitaria assistenziale. La struttura ha 44 posti, la metà riservati a persone non autosufficienti

Il Cottolengo di Fornacette è ufficialmente una Residenza Sanitaria Assistenziale riconosciuta dalla Regione Toscana. Dopo un iter che ha portato la struttura di via Toscoromagnola prima all’accreditamento, poi alla stipula dell’apposita convenzione con la Società della Salute della Valdera, la Piccola Casa della Divina Provvidenza può fregiarsi del titolo di Rsa e avere visibilità sul portale regionale dedicato alle Residenze Sanitarie Assistenziali.

Visitando la sezione del sito della Regione Toscana dedicato alle Rsa e selezionando il Comune di Calcinaia, compare infatti al primo posto la struttura fornacettese, con tutte le sue caratteristiche e servizi.

Il Cottolengo dispone di 44 posti, 22 riservati a ospiti non autosufficienti, 22 a ospiti autosufficienti.

“Il riconoscimento ottenuto a livello regionale dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza fornacettese – ha detto la sindaca Lucia Ciampi - rappresenta il raggiungimento di una meta importante. Il nostro territorio si arricchisce infatti di una Rsa che soddisfa gli elevanti standard qualitativi richiesti per l’accreditamento, necessari per potersi fregiare di questo stesso titolo. Tutto ciò si traduce in una concreta opportunità per i nostri cittadini. Questi ultimi, infatti, in virtù delle disposizioni normative regionali che hanno aperto la strada alla libera scelta delle strutture residenziali per gli anziani non autosufficienti, avranno la possibilità di richiedere un’assistenza “made in Fornacette”, in modo da rimanere in quello stesso territorio in cui hanno abitato, vicino ad amici e parenti”.

“Aspetto non trascurabile – ha continuato Ciampi - è il valore architettonico, storico e artistico della struttura, che occupa un posto importante nella storia del nostro territorio. Le sue radici affondano infatti nel passato. Il servizio di assistenza svolto a Fornacette dalle religiose dell’istituto fondato dal torinese San Giuseppe Benedetto Cottolengo ha avuto inizio nel 1950. Il 13 febbraio di quell’anno, i coniugi Ferdinando ed Emma Orsini Baroni elargirono le loro sostanze e prorietà alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino. A seguito di questa donazione venne aperta la Casa di Riposo "Cottolengo" di Fornacette, costituita inizialmente da 25 posti letto e gestita da due Suore e della loro Superiora. Il complesso nel tempo ha subito molte trasformazioni. Tra il 1959 e il 1965 ebbero inizio i primi lavori di ampliamento della Casa. Crebbe il numero di posti letto disponibili e crebbe anche il numero di Suore dedicate all´assistenza. Gli interventi di restauro proseguirono dal 1965 al 1972. Il loro frutto fu la realizzazione di una nuova cappella, di una nuova cucina, di un magazzino dispensa e altre stanze”.

“Negli anni passati sono stati approntati ulteriori interventi per adeguare la struttura alle disposizioni di legge – ha ripreso la prima cittadina - Oggi il Cottolengo è moderno e funzionale, bello e confortevole. A rendere l’ambiente ancora più piacevole è l’ampio giardino presente all’esterno, ben curato e dotato di comode panchine. Il Comune di Calcinaia ha rivestito un ruolo da protagonista in questo percorso, sostenendo il Cottolengo nella fase di accreditamento. Ottenere il riconoscimento non è stato semplice: la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Fornacette ha infatti attraversato momenti difficili, ma, con il supporto dell’amministrazione comunale, è riuscita a superarli, sventando anche i rischi di chiusura che si sono presentati in passato, per la scarsità di posti disponibili”.

“Un ringraziamento particolare – ha concluso Ciampi - va alla Direttrice della Società della Salute della Valdera, Patrizia Salvadori, che ha mostrato professionalità e disponibilità, facendo in modo che questo traguardo da tempo inseguito potesse esser tagliato”.