Nella lunga storia del ponte della Botte, chiuso al traffico almeno fino ad Aprile prossimo secondo gli ultimi aggiornamenti, gli occhi dell'amministrazione comunale di Calcinaia non sono puntati soltanto sul collegamento tra Fornacette e San Giovanni alla Vena. Il sindaco Cristiano Alderigi, del resto, in più occasioni lo ha detto e ha fatto capire come sia fondamentale riaprire al traffico prima che apra un altro cantiere. Quello del ponte di via papa Giovanni XXIII.
Anche quest'ultimo collegamento, tra Oltrarno e Calcinaia, ha un passato piuttosto lungo. Costruito nel 1958, il ponte è stato sottoposto nel corso degli ultimi anni a una serie di indagini per valutarne la stabilità, arrivando all'installazione di barriere fisiche per impedire il transito dei mezzi pesanti a partire dal 2018. Ma è a Settembre 2021 che presero il via i lavori per la messa in sicurezza della parte sottostante, ovvero le strutture verticali, con relativa chiusura totale al traffico.
Un intervento da circa 1,5 milioni di euro, interamente sborsati dall'amministrazione comunale calcinaiola perché, caso rarissimo, il ponte è di sua proprietà, e non provinciale. E che, nel bel mezzo del periodo Covid, ha subìto diversi rallentamenti per la difficoltà nel reperire i materiali e, di conseguenza, un vertiginoso aumento dei prezzi. Alla fine, il ponte riaprì al traffico a Febbraio 2022, dopo mesi di polemiche e disagi.
Il secondo lotto e i tempi Pnrr
Fatto sta che, tre anni dopo, l'amministrazione comunale dovrà provvedere alla realizzazione del secondo lotto di interventi, ovvero quelli relativi alla parte superiore del ponte. Lungo il collegamento di via papa Giovanni XXIII, infatti, dopo i piloni e l'allargamento della sede, dovranno essere riqualificati i marciapiedi e nasceranno un percorso pedonale e una pista ciclabile.
Per far questo, il Comune ha intercettato anni fa un finanziamento del Ministero degli Interni, antecedente al Pnnr ma che successivamente lo stesso dicastero ha pensato di "agganciare" alle scadenze del Next Generation Eu. Da qui l'indicazione di Marzo 2026 come mese in cui ultimare l'opera.
Dunque, serve assolutamente accelerare sulla riapertura del ponte della Botte, come sostenuto più volte anche dal sindaco Alderigi. Del resto, per realizzare i lavori sulla parte superiore del ponte, questo non potrà che essere chiuso nuovamente al traffico. E immaginare una chiusura contemporanea dei due ponti significa, senza dubbi, mandare completamente in tilt il traffico di mezza Valdera.
I prossimi passi
Fondamentale, per poter procedere, sarà la riapertura del ponte della Botte, che l'ultimo cronoprogramma definito dalla ditta esecutrice ha collocato ad Aprile, tra più di due mesi. Non resta che aspettare.