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La Pista rivive per Baggiani e Orsini

All'ex velodromo di Fornacette sarà inaugurato il Museo della bicicletta, con spazi dedicati a due volti storici della Polisportiva "Nevilio Casarosa"

Il velodromo prima che venisse abbattuto

Nell’area dell’ex velodromo di Fornacette, il ciclismo e la sua storia saranno protagonisti nell’inaugurazione del Museo della bicicletta intitolato a Manolo Baggiani, storico presidente della Polisportiva "Nevilio Casarosa".

Insieme al Museo della bicicletta, che sarà inaugurato sabato 29 Ottobre alle 15, prenderà ufficialmente vita il Centro polifunzionale "Velodromo" e sarà intitolata a Carlo Orsini, altro storico presidente della Polisportiva, l’area verde che circonda la struttura.

"Un modo per onorare la memoria di un luogo che è stato importante per tutta la nostra comunità - ha dichiarato il sindaco Cristiano Alderigi presentando l’iniziativa. Il complesso che verrà inaugurato è un esempio di recupero urbanistico che affianca una realtà museale a uno spazio vivo, che potrà essere utilizzato da tutte le associazioni del territorio.

"Si tratta di un luogo che raccoglie tutto quello che c’è e tutto quello che non c’è più - ha detto Stefano Stacchini - è l’intero luogo che deve essere visto come un monumentum, non solo i segni d’arte che saranno visibili sul posto".

Da tempo il velodromo non c’è più, ma a Fornacette è sempre rimasta la voglia e la necessità di fissare in modo tangibile la testimonianza di un mito, "La Pista", facendolo nel luogo dove si trovava fino al 2009. Una struttura che per oltre un secolo è stata un riferimento per la comunità e non solo per le corse ciclistiche.

"La Pista", come ha ricordato Marta Perini, presidente dell’Associazione "Manolo Baggiani", prese vita negli anni Trenta del secolo scorso e fu costruita dapprima in terra battuta per poi diventare in cemento. Con il passare degli anni, richiamò a Fornacette fior di campioni, determinati a sfidarsi fino all’ultimo giro sotto gli occhi degli appassionati sempre accorsi in gran numero.

Nel 1935 cominciò il campione cascinese Ettore Meini con Learco Guerra e Costante Girardengo. Nel dopoguerra fu il turno di Fausto Coppi insieme al fratello Serse e, negli anni Cinquanta e Sessanta, arrivarono i grandi Harris, Bebacher, Vittorio Adorni, Pambianco, Pinarello, Ogna, Faggin e Maspes.

In anni molto più vicini a noi ha pedalato su “La Pista” anche un giovanissimo Silvio Martinello, cinque volte campione del mondo e campione olimpico ad Atlanta 1996 nella corsa a punti, nonché quattro volte vincitore della Sei giorni di Milano.

"Correre in quell’impianto era difficile - ha ricordato Silvio Martinello, collegato in streaming alla presentazione dell’evento - le curve erano molto ardite, con una pendenza che metteva a dura prova le capacità dei corridori". Martinello sarà presente di persona all’inaugurazione insieme ad altri ospiti come Francesco Moser, Marco Villa e Dario Broccardo.

Moser non ha bisogno di presentazioni e oltre ad essere il ciclista italiano che vanta il maggior numero di successi, ben 273, è stato anche un ottimo pistard e detentore del record dell’ora. Villa, attuale commissario tecnico unico della Nazionale italiana di ciclismo su pista che nell'ultimo periodo ha fatto incetta di titoli mondiali è stato due volte campione del mondo nell'Americana in coppia con Martinello e tre volte vincitore della Sei giorni di Milano.

Infine, Broccardo, ex pistard e poi tecnico vincente quando ha allenato Giovanni Lombardi, oro nel 1992 a Barcellona nella corsa a punti su pista, e Antonella Bellutti, oro nel ’96 ad Atlanta nell’inseguimento, un risultato bissato a Sidney nel 2000 nella corsa a punti.

Manolo Baggiani e Carlo Orsini in vita hanno dedicato il loro tempo alla comunità di Fornacette educando i giovani allo sport. Ebbene, oggi sarebbero contenti.