Attualità

"La sindaca dimentica le vittime delle foibe"

La denuncia di Ranfagni della lista civica: "Nel giorno del ricordo era una comunicazione doverosa. Attendiamo le scuse"

Aldo Armellin e Daniele Ranfagni

Daniele Ranfagni, consigliere della lista civica Per la gente, ha criticato la sindaca Lucia Ciampi rea di aver dimenticato "nel Giorno del Ricordo, ovvero la giornata dedicata al ricordo delle vittime delle foibe (10 febbraio)" le vittime delle foibe. Ranfagni ha chiesto a Ciampi di scusarsi per la dimenticanza.

"La sindaca Ciampi - ha detto Ranfagni - nell’ultimo consiglio comunale, avrebbe dovuto ricordare il sacrificio degli italiani uccisi nelle foibe carsiche a seguito della pulizia etnica voluta dall’allora dittatore comunista Tito. Nelle foibe dalmate sono stati gettati vivi e senza possibilità di sopravvivenza, donne e uomini, bambini ed adulti, fascisti ed antifascisti, civili e militari, religiosi e laici. Purché italiani. Importante era dare attuazione alla pulizia etnica ed a ciò hanno provveduto i partigiani comunisti del maresciallo Josip Broz Tito".

"Si trattava di una comunicazione doverosa - ha sottolineato - in quanto il giorno del ricordo istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004, vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Ricade ogni 10 febbraio ed è una solennità civile nazionale della Repubblica Italiana, ed ha proprio lo scopo di ricordare una pagina tremenda del nostro tormentato ‘900 che per molti anni è stata volutamente dimenticata perché si tratta di una verità scomoda che doveva cadere nell’oblio".

"Come non ricordare quindi una scadenza istituzionale così importante - ha concluso Ranfagni - se non altro per rispetto a tanti innocenti italiani massacrati. Ma basti riflettere sulle parole pronunciate lo scorso anno in consiglio comunale dalla sindaca Ciampi per capire che quella comunicazione, sembrava averla fatta controvoglia e solo per dovere istituzionale. Parole pesanti, di distacco, dalle quali è emersa la faziosità estrema della sindaca Ciampi: sembra infatti che, per l’amministrazione del PD, quando si parla di morti per causa del fascismo abbia a che fare con morti di “serie A” mentre le morti per causa di altre dittature, come in questo caso, vengono considerate di serie B. Certe cose non possono essere dimenticate: attendiamo le doverose scuse della sindaca".