Attualità

La staffetta in ricordo di Falcone e Borsellino

Nel 25esimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio si è svolta la corsa "Il sole che verrà" partita da Pisa e arrivata a Pontedera

A 25 anni di distanza dalle stragi di Capaci e via d’Amelio che hanno ucciso due simboli della lotta alla mafia come i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è stata organizzata un’iniziativa dal titolo Il sole che verrà.

La manifestazione è stata caratterizzata da una staffetta approntata dal Comitato Uisp di Pisa in collaborazione con il Comitato Uisp di Pontedera che è partita alle 13.15 di venerdì da Pisa e che ha raggiunto alle 18 della solita giornata il Comune di Pontedera facendo tappa anche a San Giuliano Terme, Calci, Vicopisano, Calcinaia e Bientina.

Ad aspettare i circa 40 ciclisti e podisti in piazza Indipendenza a Calcinaia è stato l’assessore alla sicurezza del Comune di Calcinaia, Giuseppe Mannucci.

Nel dare il benvenuto ai partecipanti a questa staffetta Mannucci ha voluto ricordare in questo modo le figure di Falcone e Borsellino: “Questa manifestazione – ha esordito Mannucci - si chiama “Il sole che verrà” e, dopo la profonda notte che il nostro paese ha attraversato nel 1992 con l’assassinio a distanza di pochi mesi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dobbiamo ancora nutrire la speranza che l’Italia ce la farà e riuscirà ad estirpare il cancro della mafia e ad affermare un comune senso di legalità. Il giornalista calabrese Corrado Alvaro affermò che “la disperazione peggiore per una società è credere che vivere onestamente sia inutile”. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno perso la vita per cercare quella verità che dimostrasse a noi tutti che sono invece legalità ed integrità che alla fine prevalgono. Per cui correte e, idealmente corriamo, per affermare questi principi e questi valori che devono essere cari a noi tutti”.

Dopo i saluti istituzionali, la staffetta ha poi raggiunto Pontedera, luogo in cui l’iniziativa si è conclusa.