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Canoni d’affitto concordati, buoni i risultati

È il primo accordo in provincia di Pisa, siglato a dicembre dalle organizzazioni sindacali della proprietà e degli inquilini. Commento del sindaco

L’accordo sui canoni d’affitto concordati, il primo in provincia di Pisa, siglato all’inizio di dicembre dalle organizzazioni sindacali della proprietà e degli inquilini sta già dando i propri frutti.

“Sono stati infatti già firmati i primi contratti a canone concordato. Grazie alla collaborazione delle agenzie immobiliari del territorio e agli studi tecnici l'accordo sta entrando tra gli strumenti a disposizione dei proprietari e dei cittadini del nostro Comune”, sottolinea con soddisfazione il sindaco Ilaria Parrella.

L'accordo è primo in provincia di Pisa, per un Comune non classificato ad alta tensione abitativa, nasce dall'esigenza di alleviare la situazione drammatica in cui versano i bilanci delle famiglie che devono pagare un affitto, prevedendo un canone concordato che comunque sarà più basso rispetto alle medie del libero mercato immobiliare.

Dalla parte dei proprietari, invece ci sarà un risparmio fiscale che speriamo favorisca la messa a disposizione di appartamenti che spesso rimangono sfitti. In particolare è prevista una cospicua riduzione della cedolare secca che dal 21% passerà ad un più esiguo 10%.

“Inoltre l'amministrazione ha preso l'impegno di abbattere l'imu applicando a chi accetterà di concedere gli immobili con l'affitto concordato un'aliquota tendente il più possibile allo 0,46 per cento”, aggiunge.

Ma come si calcola il canone per questo tipo di contratti?

Il canone di locazione è determinato dall’ubicazione sul territorio, dalla superficie e dalle caratteristiche dell’immobile quali la tipologia dell’alloggio, lo stato manutentivo, le pertinenze o la presenza di spazi comuni.

Sono state individuate tre tipologie di immobili, da villette agli alloggi più semplici o vetusti. In ogni caso l’alloggio deve essere consegnato con gli impianti a norma di legge ed efficienti.