Attualità

Ulteriore serrata degli uffici postali

Da ieri alcuni di quelli rimasti in funzione aprono al pubblico a giorni alterni. Nuova protesta ufficiale dei sindaci pisani

Ai 250 uffici postali già chiusi da Poste Italiane in 144 comuni toscani, si sono aggiunte da ieri le chiusure a giorni alterni di altri uffici, ad esempio quelli di Calci e Capannoli

La sindaca capannolese Arianna Cecchini, venuta a sapere dell'apertura ridotta dall'avviso affisso fuori dall'ufficio postale, ha così protestato: "Senza nessuna comunicazione ai Sindaci, nonostante l'appello di tutti i Sindaci toscani, che hanno contestato la legittimità della riorganizzazione invitando la società a rivedere le decisioni assunte, Poste ha deciso un'ulteriore stretta. Ritengo che il metodo sia inaccettabile e la scelta sicuramente discutibile".

Il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti ha annunciato un esposto contro Poste Italiane. "Tale disposizione senza adeguata comunicazione ha arrecato un danno alla collettività, specie in questo momento critico. Ho fatto esposto affinché sia verificato se si è configurata l'interruzione di pubblico servizio".

"Pur comprendo l'assoluta opportunità di ogni misura a tutela dei lavoratori - ha aggiunto il primo cittadino calcesano -, quello che è fondamentale, in questi momenti, è dare sempre adeguata e puntuale informazione alla cittadinanza - anche attraverso gli Enti territoriali - per non esporla a rischi e per coadiuvarla in un momento cosi delicato, nel quale, la.necessita di recarsi alla Posta è stabilita dai DPCM vigenti e può esser legata anche alla necessità di prelevare risorse per l'acquisto di generi di prima necessità".