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Caro energia, meno luci natalizie contro la crisi

Commercianti e amministrazione d'accordo su un Natale più sobrio e a misura di negozio. Cecchini: "Meglio rinunciarci che vedere le saracinesche giù"

L'assemblea dei commercianti

L'illuminazione natalizia per Capannoli e Santo Pietro sarà più sobria. Ovvero: i negozianti illumineranno le proprie vetrine e gli spazi antistanti alle attività, ma l'emergenza energetica in corso costringe a rinunciare alle tradizionali luci nei due centri. Anche se sono previste delle iniziative da dedicare anche ai più piccoli.

La decisione è arrivata al termine dell'assemblea organizzata dal Centro commerciale naturale di Capannoli e Santo Pietro e Confcommercio Provincia di Pisa, indetta per discutere, tra i vari temi, le iniziative in vista delle prossime festività natalizie.

"Abbiamo condiviso con i commercianti le riflessioni sull'opportunità o meno di allestire l'illuminazione natalizia - ha spiegato la sindaca Arianna Cecchini - dopo il periodo Covid, il caro bollette rischia di mettere in crisi il tessuto commerciale locale".

"Anche per il Comune, che da sempre si accolla il costo dell'illuminazione, la criticità non è da meno - ha aggiunto - credo che sia meglio rinunciare alle luci di Natale, pur con dispiacere, che rischiare di vedere qualche saracinesca abbassata".

Dello stesso avviso anche la presidente del Centro commerciale naturale, Silvia Rocchi. "A Capannoli e Santo Pietro i commercianti sono sempre stati protagonisti dell'illuminazione, contribuendo alle spese per gli addobbi con l'aiuto del Comune - ha detto - in un contesto di vera e propria emergenza, tuttavia, non ci sembra opportuno chiedere ulteriori contributi a chi sta già affrontando enormi sacrifici. I Negozi e i locali faranno comunque la propria parte per creare un'atmosfera natalizia più sobria, ma ugualmente calorosa e coinvolgente".

La presidente del Centro commerciale naturale Rocchi e Lorenzo Lazzerini di Confcommercio

"In questo momento di grandissima difficoltà è comprensibile la preoccupazione degli imprenditori per quelle attività che rischiano di non sopravvivere - ha commentato il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli - celebrare le festività in modo più sobrio e adeguato è un segnale in linea con l'austerità del periodo".

"I commercianti vedono giorno dopo giorno i loro affari polverizzati dalle bollette diventate ormai insostenibili, attività come strutture ricettive, ristoranti, bar, imprese di panificazione e pasticcerie stanno riscontrando un aumento medio che va oltre il 130% rispetto all'anno scorso - ha concluso - e, di questo passo, saranno costretti a scelte dolorosissime".