Elezioni

Cecchini replica al Psi 'dissidente'

La sindaca uscente Arianna Ceccini dice la sua sui motivi che hanno spinto il Psi locale ad appoggiare non lei ma Giuntini e "Uniti per cambiare"

Arianna Cecchini

Ieri i rappresentati locali del Psi hanno spiegato perché il partito ha deciso, in vista delle elezioni comunali, di appoggiare la lista civica "Uniti per Cambiare" e non la lista che ricandida a sindaca Arianna Cecchini (Per Arianna Cecchini sindaca).

La replica della sindaca uscente non si è fatta attendere.

"Il Partito Socialista di Capannoli - scrive Cecchini -, probabilmente per giustificare prima verso stesso e poi verso i cittadini una scelta del tutto incomprensibile (nonché diversa da quel che ha fatto negli altri comuni della zona), quella di fare una lista autonoma contro quella di centrosinistra che appoggia il sindaco uscente, non ha trovato di meglio che accusarmi sulla stampa provando a sottolineare con cura maniacale come le divergenze con la sottoscritta fossero "programmatiche".

Non c'è peraltro bisogno di analisti professionisti per capire che si tratti del classico caso del "chi si scusa si accusa".

I cittadini di Capannoli non hanno davvero alcun dubbio sul fatto che le nobilissime ragioni che hanno portato il PSI a creare e sostenere la lista di Barbara Giuntini non sono né politiche né programmatiche ma chiaramente ed evidentemente legate a logiche personalistiche.

In questi 5 anni la Sindaca di Capannoli ha mantenuto le promesse fatte e scritte (assieme anche al partito socialista) nel programma del 2014 quando chiedemmo la fiducia ai cittadini, lo ha fatto perseguendo sempre, con trasparenza e determinazione, l'interesse pubblico generale a favore della comunità anche facendo scelte che probabilmente ai dirigenti socialisti locali non sono piaciute come quelle del divieto di caccia in alcune zone del comune a tutela della salute e della sicurezza delle famiglie.

Stessa cosa con il medesimo metodo abbiamo fatto sugli interventi legati all'edilizia scolastica. Non ho certo la pretesa di piacere a tutti ma ho l'onestà intellettuale per pretendere che gli avversari abbiano il garbo di non nascondere dietro a fumosi pretesti i perché delle proprie scelte. In fin dei conti, seppur sia lontano anni luce dal mio modo di pensare, è perfettamente legittimo confessare pubblicamente di aver costruito e sostenuto una lista legata a risentimenti e rivalse di natura particolare e personale rappresentata plasticamente dalla candidata Sindaca.

Per quanto mi riguarda continuerò ad interpretare il compito dell'amministratore come un servizio in favore della collettività a tutela degli interessi pubblici".