Politica

Cimitero e scuola elementare, Cecchini risponde

La sindaca ribatte alle accuse lanciate dal consigliere comunale d'opposizione Cei in merito ai lavori al cimitero e al progetto del polo scolastico

Arianna Cecchini con l'assessore regionale Grieco alla posa della prima pietra per il polo scolastico

Botta e risposta fra il consigliere comunale d'opposizione Mattia Cei e la sindaca Arianna Cecchini sulle condizioni del cimitero e sullo stato del progetto della scuola primaria in via Aldo Moro. Il consigliere aveva accusato l'amministrazione comunale di andare a rilento su entrambe le strutture, ma pronta è arrivata la replica della prima cittadina che in una nota stampa ha scritto: "Innanzitutto non accetto che si dica che l'amministrazione sonnecchia sulle opere pubbliche in un momento particolarmente proficuo da questo punto di vista per il nostro Comune. Come affermano i consiglieri della Lista civica, l'amministrazione è sempre stata trasparente e continuerà ad esserlo. E visto che l'Amministrazione è trasparente, preferirei che i consiglieri mi chiedessero direttamente le cose che invece chiedono tramite stampa.Non mi sottrarrò comunque, come mio solito, di rispondere".

Scendendo nel dettaglio, la sindaca ha aggiunto: "Proprio io in prima persona sto sollecitando agli uffici competenti (che non sono certo quelli dell'Unione Valdera che ha curato esclusivamente la prima fase della gara) la prosecuzione sia dell'intervento sulla chiesa del cimitero, sia del nuovo polo scolastico; purtroppo neanche il sindaco riesce a sburocratizzare alcuni adempimenti".

E ancora: "Sul cantiere della chiesa del cimitero, subito dopo il loro avvio, c'è stato un sopralluogo Usl che ha richiesto ulteriore documentazione alla ditta esecutrice; il direttore lavori, nelle more degli approfondimenti, ha ritenuto opportuno sospendere i lavori. Per il polo scolastico - ha aggiunto Cecchini -, l'ufficio del genio civile ha richiesto nei mesi scorsi un'integrazione alla documentazione che, dopo la presentazione, deve essere valutata.
Sfortuna? Forse. Forse in questi due anni ci eravamo abituati bene, con cantieri che prendono avvio e che regolarmente e in fretta giungono a compimento. Questa è l'Italia che anch'io vorrei - ha concluso la sindaca -, con tempi certi e nessun intoppo; purtroppo, gli intoppi sono capitati anche a noi, come ahimè capita in molti cantieri fuori dal confine comunale".