Politica

Esponenti Pd all'iniziativa di Rocchi, "Saranno espulsi?"

Cecchini contesta la partecipazione di Mazzeo e Macelloni a un incontro organizzato dal centrodestra: "Mai dubbi sulla convergenza tra le due liste"

La sindaca Cecchini

Dallo strappo sul terzo mandato della sindaca Arianna Cecchini, per la politica locale capannolese è stata una continua escalation. Prima la contrapposizione tra la lista della prima cittadina, ricandidatasi per fare tris, e il centrosinistra a guida del suo (ex) Partito Democratico con Barbara Cionini. Poi, la richiesta dei dem di revocare la tessera e, infine, lo stop alla nuova iscrizione.

Nel mezzo, il successo elettorale di Cecchini, sindaca sino al 2029. Ma la polemica, non si è esaurita col voto. Stavolta, a far scoppiare il caso, è un incontro sulla riqualificazione urbana organizzato da una terza incomodo, ovvero Silvia Rocchi, candidata per il centrodestra alle elezioni di Giugno. Niente di male, ovviamente. A far discutere, infatti, non è il tema, bensì gli ospiti dell'iniziativa, in programma venerdì 31 Gennaio.

"Autorevoli esponenti del Pd, che in campagna elettorale hanno pubblicamente sostenuto Cionini, partecipano, con tanto di nomi sulla locandina, all'iniziativa della candidata sindaca della destra - ha commentato Cecchini - se c'erano ancora dei dubbi sulla convergenza di intenti delle due liste, in contrapposizione all'attuale maggioranza di governo del Comune, ora è tutto più chiaro".

I nomi, riportati dalla locandina, sono facilmente intuibili: Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, e Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli. "Per mesi abbiamo dovuto subire un fuoco incrociato per fermare la nostra riconferma, che non ci ha però impedito di vincere con il consenso dei nostri concittadini - ha continuato - Quel che amareggia è che, all'indomani della totale sconfitta di Cionini, i vertici del Pd locale e provinciale non abbiano fatto mea culpa. Anzi: hanno continuato con arroganza con espulsioni e negazioni di rinnovo di tessere, accusandoci di andare contro l'interesse del partito e del centrosinistra, quando invece è grazie a noi se il Comune non è andato alla destra".

"Mi chiedo dunque se quei criteri per cui dei nostri compagni storici sono stati espulsi o non tesserati perché non allineati verranno applicati anche a questi esponenti - ha concluso - se così non fosse sarebbe evidente l'applicazione di due pesi e due misure. Delle due l'una: o anche a loro verrà revocata e negata la tessera, o a me e a chi ha sostenuto la riconferma del nostro buongoverno in Comune non dovrà più essere negata".