Cronaca

La picchiò fino a ucciderla

E' stato condannato a sette anni di carcere il compagno di Mara Catani Nieri, trovata morta nel 2013 nel cortile di casa. Non soddisfatto il legale

Si è concluso con la condanna a 7 anni di carcere per il compagno il processo sulla morte di Mara Catani Nieri al tribunale di Pisa.

L'uomo, il camionista 39enne Alfredo Di Giovannantonio, è stato ritenuto colpevole di omicidio preterintenzionale per aver picchiato e ucciso la donna quel 26 aprile del 2013, lasciando poi il corpo nel cortile dell'abitazione a Capannoli.

Il pubblico ministero Giovanni Porpora aveva chiesto una pena di otto anni.

La sentenza non soddisfa l'avvocato Rolando Rossi, legale della madre della vittima costituitasi parte civile al processo, che l'ha definita "abborracciata": "L'imputato - spiega il penalista - ha sviato le indagini per tutta la fase preliminare affermando che la donna l'aveva trovata morta in casa senza sapere perché. In realtà i fatti accertati sono molto diversi: lui prima l'ha picchiata e poi l'ha lasciata agonizzante per ore". La coppia aveva bevuto molto la sera precedente al ritrovamento del cadavere di Mara Catani Nieri e il dibattimento ha accertato l'aggressione e le percosse subite dalla vittima. Ma i giudici hanno ritenuto che l'uomo pur avendo procurato le lesioni alla compagna non volesse ucciderla e gli hanno concesso le attenuanti generiche e un ulteriore sconto di pena: "Non ce lo spieghiamo - conclude l'avvocato Rossi - perché la condotta processuale dell'imputato è stata utilitaristica e per nulla collaborativa. Già il capo d'imputazione non era soddisfacente visto che secondo noi è stato un omicidio volontario, ma così è davvero troppo".