Politica

"Noi dell'opposizione, solo figure di intralcio"

Parole amare per Cei della lista 'Ripartiamo', il consigliere punta il dito verso il sindaco Cecchini: "Non siamo coinvolti in nessuna decisione"

Mattia Cei

Sono arrivati addirittura a definirla "dittatura del sindaco Cecchini". La lista civica Ripartiamo è delusa dopo due anni di lavoro in consiglio comunale: "Noi vergini della politica - ha detto il consigliere Mattia Cei - non ci aspettavamo mai che le opposizioni comunali fossero solamente delle istituzioni di fatto senza alcun potere: solo figure, anche di intralcio, per gli uffici comunali, ormai sottomessi al potere".

Cei ha proseguito facendo degli esempi in cui il ruolo dell'opposizione, a parere suo è stato più che marginale: "Diversi episodi hanno messo alle corde varie nostre iniziative, rendendo così il nostro ruolo inutile. Il primo riguarda l’approvazione delle nuove aliquote tributarie per il 2016: presentate senza un bilancio preventivo, non è stato possibile dare un parere oggettivo e non solo politico".

"L’altro invece - ha continuato - riguarda il porta a porta: nessuno di noi è stato minimamente coinvolto anche solo in una discussione sullo svolgimento di esso e quando mesi fa ci siamo recati direttamente all’ufficio di competenza, ci è stata inviata solo una vecchia bozza. Quindi ci siamo trovati ad approvare una Tari aumentata grazie alla raccolta porta a porta, (che tutti sappiamo i problemi che comporta) senza poter presentare progetti alternativi, anzi proprio in consiglio comunale è stato bocciato un nostro emendamento riguardante il regolamento Tari dove chiedevamo sconti alle famiglie con a carico bambini".

Cei ha citato anche i recenti fatti inerenti l'Unione Valdera: "Noi - ha chiarito - avremmo avuto voluto discutere in consiglio riguardo all’uscita dei 4 comuni dall’unione e la nascita di una nuova unione dell’Alta valdera, piacere che ci è stato negato dall’autoritarismo del sindaco. Il futuro del nostro comune è anche il nostro futuro, e per questo più che mai non ci sentiamo parte integrante di questo Consiglio Comunale".

"Ci siamo messi in gioco - ha concluso il consigliere - perché speravamo di poter fare valere le nostre opinioni e le nostre idee, anche se nel nostro piccolo. Oggi dopo due anni dall’inizio di questa legislatura possiamo affermare che così non è stato".