Politica

Patrocinio al Toscana Pride, le critiche di Cei

Il consigliere comunale d’opposizione non è d’accordo con l’adesione decisa dalla sindaca Cecchini alla manifestazione a sostegno del mondo gay

Mattia Cei

Critiche da parte del consigliere comunale d’opposizione Mattia Cei in merito al patrocinio deciso dal Comune di Capannoli al Toscana Pride che si terrà a Siena il prossimo 16 giugno per promuovere la piena cittadinanza di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer e asessuali.

Cei si interroga: “Premesso che l’uguaglianza sociale è sacrosanta, e che ogni forma di intolleranza deve essere condannata, ci chiediamo se il sindaco, Arianna Cecchini, abbia agito correttamente. Ovvero salvaguardando il principio di democrazia che dovrebbe essere alla base del ruolo da lei ricoperto, esclusivamente grazie alla fiducia e quindi al voto dei cittadini. Cecchini è il sindaco di tutti”.

“E la sensazione - dice Cei - è che nella sua rincorsa a mettere il cappello del Comune al Toscana Pride, che è patrocinato anche dalla Regione e dalla Provincia, e che quindi è un’occasione d’oro, per i sindaci Pd, per mettersi in mostra e far vedere quanto sono “bravi” ad appoggiare le iniziative che “mamma partito” sponsorizza e caldeggia, Cecchini si sia scordata della gente che risiede sul territorio che amministra. Gli abitanti di Capannoli sanno che il logo del loro Comune comparirà a fianco della manifestazione? La maggioranza della popolazione è d’accordo con questo tipo di scelta?”.

“Interrogativi che, a quanto pare - conclude Cei -, non sfiorano la mente del sindaco. L’importante era dimostrare ai vertici regionali del suo schieramento politico che lei, da brava militante e rappresentante, non si lascia sfuggire occasione per saltare sul carrozzone partitico di turno. Il comitato dei genitori dei bambini che frequentano le scuole nel Comune di Capannoli è stato interpellato a riguardo? No. Non è stato fatto. Perché l’importante era correre a sostenere il Toscana Pride. E pazienza se i cittadini non sanno neppure cosa sia. C’è una forma da rispettare e un'ipocrisia da alimentare a suon di strette di mano e sorrisi plastificati - ha concluso il consigliere -. Per fortuna il vento, anche in Toscana, sta cambiando. E i recenti risultati elettorali, a livello nazionale e comunale, ne sono la dimostrazione. Buon Toscana Pride, Capannoli. Anzi, buon Toscana Pride sindaco Arianna Cecchini”.