Una casa accogliente in cui possano convivere, aiutarsi e integrarsi con la comunità persone con problemi di disabilità fisica o intellettiva. Questo l'obiettivo del progetto Insieme … come a casa nostra promosso dalla Società della Salute della Valdera e dall’Unione dei Comuni e attuato dall’associazione Casa Valdera.
Approvato sia dalla Regione Toscana che dal Ministero delle politiche sociali, il progetto si inserisce all’interno di programmi sperimentali inerenti disabilità e vita autonoma, che hanno offerto l’occasione ai vari territori di mettere in pratica forme di residenzialità più flessibili e personalizzate rispetto a quelle previste dalla normativa vigente. A seguito delle sperimentazioni poi, la Regione valuterà che cosa far entrare a regime, anche modificando parti della legislazione.
L'idea prevede il coinvolgimento di quattro persone con disabilità cognitiva in carico ai servizi della Asl5 zona Valdera, che inizieranno a convivere in un appartamento nel comune di Buti, supportate da un’assistente familiare e da un coordinamento della cooperativa sociale il Cammino.
L'appartamento è già stato arredato con arredi fruibili autonomamente anche da persone con disabilità fisica grazie a un contributo importante da parte della Fondazione Pisa. Mentre il sostegno ai servizi e l'aiuto all'integrazione verrà dato dal Comune attraverso tutto il tessuto sociale locale e le associazioni.
Il progetto verrà presentato alla cittadinanza giovedì 9 luglio alle 17,30 nello spazio esterno del ristorante Aglio Olio e Peperoncino in via Gramsci 69, e alle 18,30 si terrà un’apericena all’appartamento nella stessa strada alla quale parteciperanno anche il sindaco di Buti Alessio Lari, l'assessore alle politiche sociali Isa Garosi e i responsabili della Società della Salute e dei Servizi Sociali della Valdera e della Fondazione Pisa.