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La prima udienza per il reintegro di Seragini

E' prevista il 13 giugno. Il comitato per il reintegro dell'operaio raccoglie firme e chiede un confronto con l'amministrazione comunale e Prometeo

Ieri nei locali del circolo Arci a Lari, si è tenuta una conferenza stampa convocata dal coordinamento per il reintegro di Marco Seragini, in vista della prima udienza in tribunale fissata per il martedì 13 giugno.

Seragini è l'operaio licenziato nel novembre 2016 dalla Prometeo Srl, Società che gestisce alcuni servizi di manutenzione stradale nel Comune di Casciana Terme Lari, in seguito alla pubblicazione di un video di pochi secondi che riprende da lontano il lavoratore mentre raccoglie erba dai cigli stradali seduto sull’Ape in movimento e guidato da altro dipendente.

Consegneremo alla stampa le centinaia di firme a sostegno di Marco e del suo reintegro in Prometeo” – fanno sapere dal coordinamento per il reintegro di Seragini – e aggiungono: "In questi mesi abbiamo avuto modo di documentare quali siano le vere ed effettive problematiche connesse alla gestione dei servizi pubblici - problematiche che evidentemente non hanno niente a che fare con l'operato di Marco - nonché le criticità relative alle manutenzioni del Comune di Casciana Terme Lari, filmando anche lo stato di effettivo e grave dissesto di alcune strade (vedasi su Youtube il filmato “Licenziamento PROMETEO Casciana Terme Lari (PI) - Coordinamento per Marco”; ma non ci sembra – dicono ancora dal coordinamento - che l'Amministrazione comunale si sia attivata con la solerzia usata nel chiedere severe azioni disciplinari per Seragini, per cercare eventuali responsabili o trovare soluzioni”.

Non si conosce quale sarà l'esito giudiziario della causa in corso, ma il coordinamento chiede che a distanza di mesi dal licenziamento di Marco (che oggi vive con i sussidi di disoccupazione che hanno una durata limitata nel tempo) l'Amministrazione comunale ed i vertici di Prometeo non possano sottrarsi al confronto con la cittadinanza che, sempre secondo il coordinamento, conosciuta meglio la vicenda, ha preso posizione contro il licenziamento sostenendo le ragioni di Marco.