Sport

Alberto e la sua passione per il trail running

Alberto Cappello vive a Sant'Ermo e ha cominciato a correre per amicizia. Ora non riuscirebbe più a rinunciare al suo hobby

Si chiama Alberto Cappello, è nato a Castelfranco Di Sotto 52 anni fa, per poi trasferirsi a Casciana Terme e infine nella frazione di Sant’Ermo, da nove anni.

“Mi sono trasferito qui perché innamorato di queste meravigliose colline, ma soprattutto della Madonna dei Monti, dove ci sono una vista meravigliosa e dei colori intensi diversi ad ogni tramonto – dice Alberto – e dove non posso fare a meno di passare ogni volta che mi alleno, praticamente tutti i giorni”.

La sua passione? Il trail running, da quando, sei anni fa, il suo amico Pasquale gli chiese di fargli compagnia alla 100 chilometri del “Passatore" da Marradi a Faenza, per gli ultimi 38 chilometri.

Fu amore a prima vista! Alberto che fino ad allora aveva sempre giocato a pallone a livello agonistico, quella sera stessa mollò gli amici a cena, salutò tutti e partì per Marradi e poi per Faenza e da allora correre è diventata una passione che Alberto non si sognerebbe mai e poi mai di abbandonare.

Alberto è tesserato Fidal e corre per il Gruppo podistico Parco Alpi Apuane con presidente Graziano Poli.

Ha un sogno in fondo al cuore, Alberto, quello di partecipare alla UTMB ( Ultra trail du Mont Blanc ) Monte Bianco.

Sette gare, 10 mila atleti provenienti da tutto il mondo, un appuntamento annuale a Chamonix per una competizione internazionale di èlite per questa disciplina e dove non basta essere bravi ma anche fortunati, perché oltre al raggiungimento del punteggio, è necessario essere sorteggiati.

Abilità e fortuna quindi, entrambe indispensabili per partecipare a questo evento.

Alberto ha raggiunto il punteggio e non gli resta che sperare di udire il suo nome durante il sorteggio che ci sarà a dicembre.

I suoi ultimi due punti li ha conquistati a Trieste, al Trail Corsa della Bora, di 42 chilometri, con 980 metri di dislivello, del 9 e 10 gennaio 2021.

“Il vento gelido e fortissimo a 75/ 80 km orari mi aveva gelato le mani – dice Alberto – le raffiche di vento freddissimo mi sferzavano il viso, la temperatura era scesa a meno tre gradi e nei primi dodici chilometri non riuscivo a rompere il fiato. Ho sbagliato strada per due chilometri – continua Alberto – ce l’ho messa tutta per tenere duro e non mollare a nessun costo, e quando ho sentito che mancava un solo chilometro all’arrivo, mi sono emozionato, i miei occhi si sono riempiti di lacrime e ho pianto a dirotto quando sono passato sotto lo striscione del traguardo, ce l’avevo fatta! 42 chilometri in 3 ore e 40 con il risultato di undicesima posizione assoluta e secondo nella categoria. Ho sfidato me stesso e per la prima volta la bora – conclude Alberto – tra i panorami mozzafiato e una temperatura gelida, ce l’avevo fatta!"

Alberto Cappello lavora alla Geofor come operatore ecologico e alle 5,30 del mattino comincia già la sua giornata. Ma nonostante il lavoro e l’orario duro, si allena quasi tutti i giorni, percorrendo in media dagli 80 ai 100 chilometri a settimana.

Non lo ferma il vento, non lo ferma la pioggia e neanche la neve e men che meno il sole: i suoi allenamenti cominciano dopo il lavoro, alle 13.40 di ogni giorno.

Come tutti gli atleti deve limitarsi anche a tavola, ma Alberto non sente nessun sacrificio, perché come dice lui stesso, il sacrificio non esiste quando la passione è totale.

Alberto ha partecipato a tantissime gare ottenendo ragguardevoli risultati. E domenica prossima riparte, per la Ronda Ghibellina di oltre 25 chilometri

E se ad Alberto resta un po’ di tempo libero, organizza eventi sportivi e gioca a tennis.

E’ proprio il caso di dire che Alberto si merita quel bacio della dea bendata per sorteggiato e partecipare all’UTMB Monte Bianco, il suo sogno.