Politica

"Caro Renzo, ti dico dov'ero fino al 15 gennaio"

Terreni risponde a Macelloni. La data citata è quella in cui i quattro comuni secessionisti comunicarono l'intenzione di abbandonare l'Unione Valdera

Mirko Terreni, sindaco di Casciana Terme Lari

Macelloni aveva chiesto provocatoriamente a Terreni dove fosse prima del 15 gennaio, ovvero prima della comunicazione dei quattro Comuni (Peccioli, Terricciola, Lajatico e Chianni) della volontà di uscire dall'ente intercomunale: “Caro Renzo - ha esordito Terreni ribattendo al caro Mirko di ieri - dovresti saperlo dov’ero prima del 15 gennaio. Ero a cercare di proporre una soluzione per la situazione che si è creata da un po’ all’interno dell’Unione, ovvero da quando è stato introdotto l’obbligo per i comuni più piccoli di associare tutte le loro funzioni. Per più di un anno ho provato a capire girando anche i territori, e certo non da solo, se fosse possibile trovare una soluzione che potesse soddisfare tutte le questioni poste: dal tema dei costi e dell’efficienza, che a me sta più a cuore, a quello appunto dei comuni con meno di 5.000 abitanti".

“La differenza fra noi probabilmente non sta nei problemi posti ma nel modo – ha continuato Terreni - io preferisco farlo nelle sedi deputate, cercando di trovare la soluzione a quei problemi, tu preferisci farlo sui giornali. Non per questo mi sento meno determinato né credo di aver dato un contributo minore al nostro ente e ai nostri cittadini".

Terreni ha concluso il proprio intervento definendosi rammaricato e chiedendo a Macelloni di cessare la disputa pubblica: "Concedimi infine un po’ di rammarico per questa tua ennesima uscita, forse un po’ troppo carica di risentimento, per quello che era un mio legittimo punto di vista sulla situazione che si è creata, punto di vista in ogni caso critico su diversi aspetti della gestione dell’Unione e non una dichiarazione fatta per partito preso. A questo hai risposto con un attacco frontale che mi pare non aggiunga nulla di concreto la dibattito pubblico. In ogni caso rinnovo l’invito affinché si chiuda questo battibecco poco edificante e si inizi a discutere seriamente nelle sedi opportune nell'interesse delle Comunità che siamo chiamati ad amministrare”.