Attualità

In chiusura la stagione teatrale al Rossini

“Underground wanderlust”, in quattro spettacoli della Compagnia del Bosco al teatro Rossini di Casciana Alta chiuderanno la stagione

La Compagnia del Bosco chiuderà i battenti per la stagione teatrale 2021/2022 al piccolo teatro Rossini di Casciana Alta, con quattro spettacoli.

In programma per le 21,30 di venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 Maggio c'è “Underground wanderlust”, ovvero quattro quadri sulla sindrome del viaggio con Alice Casarosa, Gianni Calastri, Lara Giovacchini e Alder Panui.

Underground wanderlust”, uno spettacolo estremamente suggestivo, in viaggio tra i vari ambienti del teatro per un massimo di 15 spettatori a replica, con racconti, suoni, odori, visioni di mondi lontani e vicini, foyer, palco, sotterranei, platea allestita scenograficamente e con un insospettabile finale corale

Lo spettacolo è partito come semplice performance di un attore regista, proprio Andrea Lupi, nel 2017, e dall'anno successivo è diventato uno spettacolo vero e proprio con il sottotitolo "quattro quadri sulla sindrome del viaggio".

"In poche parole - ha detto lo stesso Lupi - il teatrino a Casciana Alta è per noi qualcosa paragonabile alla luna e i falò di Pavese, ovvero è una piccolissima utopia che portiamo avanti dal 2014, un faro tra le colline; un paesino sospeso nel tempo, con ritmi antichi".

Ma nonostante il teatro Rossini rappresenti una piccola utopia, Andrea Lupi è riuscito a portare con sé registi dell'Actor Studio di New York (Danny Lemmo) e protagonisti del teatro nazionale (Donatella diamanti, Silvia Pasello, etc...) a noti musicisti (Riccardo Tesi, Oscar Bauer, Riccardo Marasco). Attori professionisti, organizzatori armati di tanta buona volontà e tanta voglia di fare, ma purtroppo costretti a combattere stagione dopo stagione con mille difficoltà.

La pandemia, istituzioni a volte impossibilitate ma a volte poco sensibili a queste problematiche, fanno spesso rimanere soli chi si impegna in questo genere di spettacoli. Sarebbe bello invece, come auspica Lupi e tanti altri, che un giorno tutto potesse cambiare e il teatro Rossini, come tutti gli altri piccoli teatri, potesse fare un vero passo in avanti ed essere portatore e testimone di una vera rinascita.