Politica

Comunisti per Lari, no alla fusione

Il gruppo del Comune nato dalla fusione dice no all'unione tra Peccioli e Lajatico: "Contraria al dettato costituzionale, si tratta di imbroglio"

A sinistra, la Pieve di San Verano di Peccioli; a destra, la Chiesa di San Leonardo di Lajatico

La fusione tra Peccioli e Lajatico è contrario allo spirito costituzionale. Lo hanno affermato dal gruppo dei Comunisti per Lari, che si pronunciano in maniera fermamente negativa nei confronti del processo di unione tra i due Comuni della Valdera.

"Macelloni e Barbafieri sono animati da uno scarso rispetto per la nostra Costituzione - hanno scritto - se non fosse così, potrebbero fare un consorzio tra Comuni, anziché queste fusioni che spingono verso un accentramento, mentre la Costituzione parla di autonomia e decentramento".

"I cittadini di Peccioli e Laiatico dovrebbero chiedere ai cittadini di Casciana Terme Lari e a quelli di Crespina Lorenzana quali vantaggi hanno ottenuto - hanno aggiunto - sicuramente, otterrebbero una risposta negativa. La casta politica spinge sulle fusioni per soddisfare i monopoli economici: da sempre i poteri forti chiedono il superamento di tutto quello che, a loro avviso, sono lacci e lacciuoli".

Per questo, i Comunisti per Lari si schierano nel fronte del no alla fusione. "Invitiamo i cittadini di Peccioli e Laiatico a non cadere in questo imbroglio", hanno concluso.