Attualità

Comunità in movimento, il bilancio delle attività

Anziani, donne, minorenni: la comunità più fragile protagonista di un progetto concreto di inclusione sociale, la serata conclusiva

Si è concluso con successo il progetto “Comunità in movimento”, un percorso di inclusione, rigenerazione e identità, nato con l’ambizione di trasformare le politiche sociali in un’esperienza collettiva, capace di mettere in dialogo generazioni, culture e territori.

Promosso dal Comune e co-finanziato dal Programma Regionale Fse+ 2021–2027 della Regione, il progetto ha rappresentato un investimento concreto sul capitale umano e sociale della comunità, con un’attenzione particolare a giovani, anziani e donne, e a tutte quelle persone che rischiano più facilmente di restare ai margini della vita sociale.

Fin dall’avvio, “Comunità in movimento” ha scelto di partire dai luoghi e dalle relazioni, valorizzando azioni come l’urbanesimo leggero e la riqualificazione di spazi pubblici, intese non solo come interventi materiali, ma come occasioni per restituire centralità e senso di appartenenza ai territori. Piccoli cambiamenti, condivisi e partecipati, capaci di generare nuovi usi, nuovi incontri e nuove possibilità.

Accanto a queste azioni, il progetto ha dato grande importanza ai laboratori intergenerazionali, creando occasioni di scambio tra anziani e giovani, dove le esperienze, le competenze e le storie personali sono diventate patrimonio comune. In questi spazi di relazione, la memoria si è trasformata in risorsa e il dialogo tra generazioni in uno strumento di coesione.

Particolare attenzione è stata riservata alle donne straniere, attraverso percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, pensati non solo come strumenti linguistici, ma come chiavi di accesso alla partecipazione, all’autonomia e alla vita della comunità. Parlare la stessa lingua significa poter abitare pienamente un territorio, sentirsi parte di un “noi” più ampio. Per bambini e ragazzi, il progetto ha attivato laboratori teatrali e musicali, spazi espressivi in cui creatività, emozioni e gioco si sono intrecciati all’apprendimento. Esperienze che hanno favorito l’inclusione, la socializzazione e la crescita personale, valorizzando il linguaggio dell’arte come strumento educativo e relazionale.

Tutte le attività sono state realizzate grazie al lavoro di un’équipe multidisciplinare – educatori, mediatori culturali, psicologi – e a una solida rete territoriale. Fondamentale il ruolo dei partner di progetto, la Misericordia di Lari e la Cooperativa Sociale Il Cammino, che hanno contribuito in modo determinante alla progettazione e alla realizzazione delle azioni.

Le metodologie partecipative – Seminari tematici, Cantieri di Partecipazione, Social Day – hanno reso cittadini e cittadine protagonisti, non destinatari passivi, del cambiamento. "Con Comunità in movimento abbiamo voluto dare forma concreta a un’idea di inclusione che passa dai luoghi, dalle relazioni e dalla partecipazione - ha detto Alessandra Dal Canto, assessora alle Politiche Sociali - è nei piccoli gesti condivisi, nei laboratori, negli spazi riqualificati, che si costruisce una comunità più forte e più consapevole della propria identità”.

Venerdì scorso, nella Saletta delle Terme di Casciana, si è tenuto l’incontro finale coordinato dall’assessore alle Politiche Sociali, con testimonianze della Misericordia di Lari, sui laboratori di pittura e gli incontri intergenerazionali, della Cooperativa Sociale Il Cammino, sulle Botteghe del Dire e del Fare, i percorsi per le donne straniere e le azioni di Urbanesimo Leggero.

"Non è la chiusura di un percorso, non un punto di arrivo, ma una base su cui continuare a costruire - ha detto Dal Canto - l'iniziativa lascia in eredità spazi più vivi, relazioni più forti e una comunità più consapevole del proprio ruolo, un progetto che dimostra come le politiche sociali, quando sono partecipate e radicate nei territori, possano generare cambiamenti duraturi".