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E' arrivato Mimmo, lo zampognaro del Molise

Mimmo è tornato da Scapoli suonando la zampogna per portare aria di festa per le strade della Valdera. Tornerà al sud prima di Natale

Mercoledì, appena dopo pranzo, un suono di zampogna si è sentito forte e chiaro per le strade di Casciana Alta.

Mimmo, lo zampognaro, è tornato in Valdera per portare in anticipo l’aria delle feste.

E’ “figlio d’arte” perché suo padre, suo nonno, e forse anche tutti i suoi avi sapevano suonare questo antico strumento. Ha suonato la zampogna fin da piccolo, per passione, e per arrotondare le sue possibilità economiche con qualche spicciolo donato dalle persone più generose incontrate per strada.

Mimmo ha 55 anni, vive a Scapoli in provincia di Isernia, e fino a qualche mese fa faceva l’agricoltore.

Purtroppo, ha raccontato Mimmo, non può più seguire i suoi terreni e i suoi animali per problemi di salute, ma non ha abbandonato la sua zampogna.

La tiene stretta tra le mani, appesa al collo, strimpellando deliziose melodie girellando per ogni dove per annunciare l’arrivo del Natale.

Il suo strumento, rudimentale, fatto con canne di bambù e pelle di pecora, è stato costruito nel suo paese, noto proprio per le zampogne, festeggiate alla grande ogni prima domenica di luglio e dove ha sede un museo unico al mondo.

Una signora straniera in vacanza a Casciana si è affacciata al passaggio di Mimmo chiedendogli se quella zampogna fosse una copia dello strumento scozzese. “No di certo – ha risposto Mimmo – questa è italiana, costruita a Scapoli, diversa da quella scozzese perché accompagnata dal piffero può suonare ogni musica, mentre quella scozzese non si accompagna con nessun altro strumento”.

Mimmo, raccolto qualche spicciolo ha chiesto la strada per Lari e se n’è andato.

Forse l’anno prossimo tornerà.