Attualità

La colomba di Stefano vola in alto

Medaglia di bronzo per la colomba tradizionale pasquale di Stefano Bernardeschi, premiato ieri dalla giuria internazionale FIPGC

Stefano Bernardeschi

La colomba pasquale di Stefano Bernardeschi, fornaio e pasticcere larigiano, è volata in alto anche questa volta, guadagnandosi il terzo posto e la relativa medaglia di bronzo alla competizione italiana organizzata ad Ercolano (Napoli) ieri, 3 marzo, dalla Federazione internazionale pasticceria, gelateria, cioccolateria FIPGC, l’organo italiano per eccellenza che contribuisce a diffondere e a valorizzare in maniera globale la cultura del mondo dei dolci.

Causa covid, i candidati che erano ben 185, non hanno potuto essere presenti né agli assaggi né alle premiazioni, ma hanno potuto seguire tutto, in diretta digitale, su tutti i canali social della federazione.

Stefano Bernardeschi ha partecipato ad una delle due categorie: "Miglior colomba Italiana classica 2021" una colomba con canditi d'arancia, aroma, e ricoperta di glassa croccante, portandosi a casa la medaglia di bronzo.

Un paio di colombe, del peso di un chilo ciascuna, Stefano le ha preparate nel suo laboratorio a Lari e le ha recapitate ad Ercolano con corriere.

La giuria, composta da campioni indiscussi della categoria, era composta da campioni del mondo pastry chef Roberto Lestani, Matteo Cutolo, Enrico Casarano, Francesco Lastra, Maurizio Santilli, Domenico Lopatriello e Gianluca Cecere.

E dopo essere stato insignito del titolo di Ambassadeurs du Pain", premiato al “un pane tutto nuovo” e secondo posto alla “miglior colomba 2019” al concorso “I Migliori dolci Italiani 2019”, Stefano vince ancora e porta ancora in alto il prestigio del territorio larigiano.

Due parole su Stefano Bernardeschi si spendono sempre volentieri, anche se ormai è conosciutissimo e Quinewsvaldera non ha mai mancato nessun appuntamento per parlare di lui: il mestiere glielo ha insegnato suo padre Luciano, che a sua volta lo ha imparato dal nonno Gino ed ora Stefano lo sta insegnando al figlio Tommaso, una tradizione di ben quattro generazioni che nel 2016 ha festeggiato 90 anni di attività.

Siamo quasi al compimento del primo secolo, per questi eccellenti artigiani che sempre con grande passione e professionalità, sfornano sempre cose nuove ma mantengono intatte le tradizioni toscane.