Cronaca

La discoteca non apre perché vicina alla sala slot

Il Tar ha respinto un ricorso contro il regolamento varato dall'Unione Valdera per contrastare il gioco d'azzardo. Vale il principio della reciprocità

Il Tar della Toscana ha rigettato il ricorso, presentato da un’impresa di Altopascio contro il divieto (imposto dal Comune in base a un regolamento dell'Unione Valdera) di aprire una discoteca nei pressi di una sala slot di Perignano, lungo la Via delle Mostre del mobile. Alla base del respingimento il riconoscimento del fatto che la discoteca rappresenta un luogo a rischio dove è più facile entrare a contatto con giochi d’azzardo, se presenti nelle vicinanze, e sviluppare forme di azzardopatia.

Nello specifico, il ricorso era stato presentato dall’impresa perché l’Ufficio Suap, Sportello Unico per le Attività Produttive, aveva rigettato la richiesta di autorizzazione dell’azienda impedendo di fatto l’apertura del locale in osservanza a quanto previsto dal “Regolamento per l’esercizio del gioco lecito” approvato dall’Unione Valdera. Il Regolamento, che è stato pensato proprio per contrastare il gioco d’azzardo, include ulteriori luoghi sensibili, rispetto a quelli previsti dalla normativa regionale e nazionale, in cui non è possibile aprire o trasferire attività legate al gioco d’azzardo e dai quali è necessario mantenere una distanza di almeno 500 metri. Tra questi luoghi i Sindaci dell’Unione hanno voluto inserire anche le discoteche, proprio in virtù del fatto che rappresentano spazi di aggregazione, per di più frequentati molto dai giovani, in cui diffuso è il consumo di bevande alcoliche. E note sono le correlazioni tra l’assunzione di alcol e il minor controllo degli impulsi che può portare ad entrare più facilmente in contatto con il gioco d’azzardo e a sviluppare forme di ludopatia.

Nel caso specifico il Tar tiene conto del fatto che la sala slot è già presente sul territorio. Dunque, respingendo il ricorso di chi intendeva aprire una discoteca a Perignano, introduce la regola non scritta che nessun "luogo sensibile" può insediarsi entro i 500 metri da una sala da gioco. 

La sentenza del Tar è stata accolta dal sindaco Mirko Terreni, in quanto "riconosce la legittimità del nostro regolamento, in vigore non soltanto a Casciana Terme Lari ma in tutti i sette Comuni che fanno parte dell’Unione Valdera". 

"Tutto ciò - ha aggiunto il primo cittadino - a dimostrazione della giustezza delle scelte politiche prese in materia e allo stesso tempo della serietà del lavoro tecnico fatto dall’Unione nella stesura di un regolamento che concretamente va a contrastare sui nostri territori il proliferarsi di occasioni che possono indurre o avvicinare al gioco d’azzardo”.