Attualità

La panchina rossa come rifiuto alla violenza

Una panchina rossa ed un messaggio per le volontarie, così la Misericordia di Lari vuole commemorare la giornata dedicata alle donne

E’ stata dipinta da due volontari uomini, e rimarrà per sempre nel cortile della Misericordia, la panchina di colore rosso, simbolo contro la violenza sulle donne.

E a tutte le volontarie sarà inviato un messaggio che dice testualmente “Ci piace credere che chi si siede qui non guarda se non con gli occhi dell’amore, chi non possiede ma abbraccia, chi non giudica ma accoglie, chi non dà spazio alla violenza”.

La panchina rosso fuoco sarà un simbolo che rimarrà al suo posto per ricordare a tutti, in tutti i giorni dell’anno e non solo l’8 marzo, che la violenza contro le donne è atto di inciviltà, che fa male e che va rifiutata in qualunque forma e in qualunque tempo.

“La nostra panchina, dipinta da due volontari, sarà sempre davanti alla nostra sede a ricordare a tutti noi, volontarie e volontari, che è necessario l’impegno di ciascuno, in prima persona, per il rispetto dell’altro, la tolleranza, la solidarietà e per favorire una cultura di non violenza – dice la Priora Franca Mencacci.

E nell’occasione, la Priora vuole ricordare che Il “Fiore della vita”, sportello di ascolto per le donne in difficoltà, ripartirà presto con rinnovato impegno, e si occuperà non solo di violenza ma anche di tutte le problematiche che molte donne devono affrontare ogni giorno.

Sono già 10 le donne che hanno aderito al corso di formazione per operatrice allo sportello di ascolto, dice Franca Mencacci, e in questo nuovo percorso parteciperanno anche l’Amministrazione comunale di Casciana Terme Lari, la C.R.I di Casciana Terme, ed altre Associazioni del territorio.

Perché il rifiuto della violenza non è fatta solo di simboli e ricorrenze, ma anche e soprattutto di cose concrete.