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"Pasto in mensa fatto in casa? Dal 12 maggio"

La famiglia Villano: "E' scaduta la proroga che il dirigente scolastico aveva chiesto al nostro avvocato dopo la diffida"

I coniugi Alfredo Villano e Carmen Eichenberger manderanno i propri figli a scuola con il pranzo preparato da casa.

"Dal 12 maggio i nostri figli vanno a scuola col pasto domestico - ha spiegato Carmen - per farlo dobbiamo firmare una liberatoria e informare come consegneremo il pasto. La liberatoria serve come assunzione di responsabilità, come già ci aveva scritto l'Asl a gennaio (si veda il documento allegato in fotogallery, ndr)".

Il dirigente scolastico Gian Luca La Forgia aveva spiegato a Qui News Valdera, qualche giorno fa, che la decisione non poteva essere ancora presa perché "la corte d'appello di Torino ha confermato che si può portare il panino alla mensa ma il giudizio è ancora pendente, manca il pronunciamento ultimo della corte di cassazione".

I coniugi Villano hanno spiegato però che "alla diffida che il nostro avvocato Vecchione aveva fatto il dirigente scolastico aveva risposto con la richiesta di una proroga. La proroga era concessa fino a oggi. Il 26 aprile il nostro avvocato ha mandato la diffida al dirigente dando come termine per la decisione 5 giorni con scadenza il 2 maggio. Proprio il 2 maggio La Forgia ha chiesto una proroga in considerazione dei giorni di festa e avendo mandato gli atti a Firenze per supporto. L'avvocato, dopo il nostro assenso, ha concesso la proroga sino al giorno 8 maggio. Oggi è arrivata l'autorizzazione per poter mandare i bimbi a scuola col pasto fatto da casa".