Politica

Quale il futuro delle Terme?

Molte domande e perplessità al dibattito sul futuro dello stabilimento termale di Casciana convocto dal PSI sezione comunale

Nella saletta di lettura delle Terme di Casciana, alla presenza di un numerosissimo pubblico, si è parlato del futuro dell'attività termale.

L’incontro è stato organizzato dal Partito socialista Italiano Sezione comunale.

Oltre a Franco Pachetti e l’avvocato Stefano Novi era presente al tavolo Carlo Sorrente, segretario provinciale del partito.

I socialisti hanno manifestato le proprie perplessità sul futuro dello stabilimento termale di Casciana Terme, la maggior azienda presente oggi nel Comune ma perplessità e preoccupazione sono state manifestate anche da altri cittadini e rappresentanti del mondo imprenditoriale presenti al dibattito.

In buona sostanza l'iter tracciato dalla Regione Toscana presupporrebbe di far vendere al Comune di Casciana Terme Lari le quote della parte immobiliare per acquisire la parte della società di gestione e la politica di privatizzazione dei servizi perseguita dalla attuale giunta Terreni, dicono i socialisti, non solo per le Terme, ma anche per i cimiteri e forno crematorio e sulla uscita dalla Toscana energia, non sono condivisibili.

In particolare per le Terme, dice Massimo Novi, il sindaco Terreni è ancora in tempo a perseguire una politica di confronto con i cittadini, sindacati e forze politiche e per un ripensamento, o quanto meno un rinvio di ogni decisione in vista delle nuove elezioni che si terranno nella prossima primavera.

Sono stati tanti gli interventi: imprenditori che proporrebbero di sviluppare l’aspetto commerciale, qualcuno che punterebbe sullo sviluppo dell’aspetto medico riguardante la riabilitazione, Luca Fracassi rappresentante della minoranza consiliare che ha parlato delle decisioni prese dalla Regione e del mancato coinvolgimento dei cittadini da parte dell’amministrazione comunale.

Tra gli altri è intervenuto il consigliere comunale di maggioranza Giovanni Baldini che ha esplicitato alla platea che ciò che succede è frutto di un percorso iniziato da anni, un percorso tracciato dalla Regione che secondo Baldini, non può essere sconvolto.

Perplessità sul futuro delle terme sono state espresse anche da Maurizio Rovini di “Potere al popolo” .