Sembra un’ immagine di altri tempi, una di quelle ritrovate in fondo a un cassetto dimenticata da tutti, un po’ sbiadita, con i volti dei protagonisti un po’ sbiaditi e che non si riconoscono più, ma non lo è.
E’ un’immagine attuale, di appena qualche giorno fa e ritrae sei amici e il figlio di uno di loro, appena tornati dalla Spagna con 700 tordi.
Fabrizio, Marco, Giorgio, Tommaso, Plinio e Francesco, si danno appuntamento ogni anno, rinnovando una tradizione, un’amicizia e una gran voglia di stare insieme accomunati da una comune passione, la caccia al tordo.
Per una settimana all’anno questi amici tutti larigiani eccetto un terricciolese, salgono sulle loro auto portandosi dietro i cani e i fucili per un comune divertimento e fare ritorno una settimana dopo con il frutto delle loro cacciate.
Non lo fanno per soldi, non fanno stragi, non pernottano in lussuosi alberghi e non fanno vacanze da nababbi, si ritrovano semplicemente in una grande casa per cacciatori, a conduzione familiare, che li ospita e dà loro la possibilità di esercitarsi nella loro grande passione.
Gli animali non vengono venduti, vengono donati o semplicemente cotti e gustati intorno a una grande tavola.