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Terme, il Comune vuole le azioni della Regione

L'Amministrazione presenterà la propria manifestazione d’interesse per il controllo della società di gestione. "Cercheremo un partner privato"

A fronte della manifestazione di interesse emessa dalla Regione Toscana per la cessione delle azioni possedute nella società Terme di Casciana spa, il Comune di Casciana Terme-Lari è pronto ad avanzare anche ufficialmente la proposta che già si sta vagliando da qualche settimana con la Regione finalizzata al mantenimento del controllo pubblico sulle Terme di Casciana.

“Parteciperemo anche noi alla manifestazione di interesse indetta dalla Regione – afferma il sindaco Mirko Terreni – presentando la proposta sulla quale abbiamo già iniziato a discutere e sulla quale si stanno facendo approfondimenti dal punto di vista tecnico-amministrativo. Da un lato si proporrà il mantenimento della proprietà pubblica, tra Comune e Regione, degli immobili del complesso termale e dall’altra il passaggio al Comune della stessa società di gestione delle Terme".

"Questo consentirà comunque alla Regione di adempiere al dettame della “Madia” senza dover lasciare al privato la maggioranza delle Terme e del loro complesso immobiliare - prosegue il sindaco. - Una volta acquisito il controllo della società di gestione procederemo a individuare un partner privato che affianchi il Comune nella gestione e nel rilancio della società".

"Il privato in sé non ci spaventa - dice Terreni - ma servono un piano industriale serio e la tutela dell’occupazione per questo pensiamo che serva, quantomeno in una prima fase il mantenimento del controllo pubblico.”

Queste le linee di azione previste dal sindaco per salvaguardare il comparto termale. “Per il nostro territorio, così come per l’indotto che si è sviluppato intorno a questo settore, le Terme rappresentano un asset strategico. – aggiunge il sindaco – Per questo siamo intenzionati a fare tutto quello in nostro potere per assicurarci che i prossimi sviluppi siano orientati a mantenerne e incrementarne la competitività. Senza che siano dispersi i sacrifici fatti, anche dai lavoratori, in questi anni per risollevare l’azienda dalla sua crisi.”