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Dipendenti in agitazione, Terreni risponde a Novi

Il sindaco: "Stato di agitazione sospeso, coi sindacati siamo d'accordo per incontrarci a settembre. Novi? Vergognoso denigrarci come persone"

Il sindaco Mirko Terreni

Il segretario del Psi di Casciana Terme Lari era intervenuto per criticare l'amministrazione sulla situazione di agitazione creatasi in Comune e riguardante i dipendenti dell'ente ("Maggiore attenzione nella gestione del personale"). Novi aveva calcato la mano sulla giovane età della giunta e sulla poca esperienza lavorativa della squadra di Mirko Terreni.

Il sindaco 33enne è intervenuto per ribattere: “Le dichiarazioni del segretario del Psi - ha detto - sono sconsiderate e gratuitamente offensive e non servono ad altro se non a dimostrare che non conosce la questione specifica su cui tuttavia ritiene di intervenire pubblicamente.”

“Intanto vorrei fargli sapere che lo stato di agitazione è già stato sospeso - ha chiarito Terreni - e che l'incontro in Prefettura c'è stato ieri. In secondo luogo va ribadito che molte delle questioni poste sono infondate: si veda per esempio la questione dei trasferimenti per mobilità che appartiene alla fisiologia del sistema degli enti pubblici. Basta avere cognizione del fatto che molti dei posti che si sono liberati con le mobilità sono stati coperti con analoghe procedure.”

“Sul benessere organizzativo poi – ha proseguito il sindaco – abbiamo lavorato da tempo anche con l'aiuto di formatori esperti e qualificati che hanno supportato l'Ente che, visto il processo di fusione, ha una situazione certamente peculiare. Sfido a trovare un altro Comune che investe quanto noi nella formazione del personale.”

“Durante l'incontro di ieri, in cui è emersa come principale questione quella del sistema con cui si paga la produttività ai dipendenti, abbiamo chiesto proposte ai sindacati sulle questioni che ritengono prioritarie o comunque critiche, e poiché non sono state formulate in quella sede abbiamo concordato di aggiornarci a settembre per discuterne.”

“Quanto al vergognoso e inqualificabile tentativo di denigrarci come persone – ha concluso Terreni – penso che si commenti da solo e che qualifichi il mittente. Molti di noi sono giovani, e non lo riteniamo una colpa: abbiamo scelto di dedicarci durante questo mandato totalmente all'amministrazione della cosa pubblica, perdendo anche molte opportunità di carriera e lo abbiamo fatto perché crediamo in quello che facciamo. Una volta questo sarebbe stato considerato un valore aggiunto, anche dal Partito Socialista. Evidentemente la deriva populista a cui assistiamo non ha lasciato indenne neanche uno dei più vecchi partiti italiani. Do infine un'ulteriore notizia a Novi: molti di noi hanno lavorato per pagarsi gli studi e garantirsi l'indipendenza quindi abbiamo ben chiaro il valore del lavoro e soprattutto la fatica per trovarne uno. Capisco la necessità di darsi visibilità ma è inaccettabile che lo si faccia tentando di ledere la dignità delle persone solo perché non si è in grado di criticare le scelte nel merito”.