Attualità

​Caso Grillaia, l’opinione di Marcello Casati

L’ex sindacalista Uilm ora dei pensionati e cittadino di Terricciola interviene sulla questione della discarica e critica il sindaco Fais

Marcello Casati

Continuano le prese di posizione in merito alla questione della discarica di Chianni. Ultimo solo in ordine temporale, Marcello Casati, per tanti anni figura di primo piano del sindacato dei metalmeccanici della Uil e ora rappresentante dei pensionati all’interno della stessa organizzazione di categoria in ambito provinciale che era presente il 20 marzo scorso, come cittadino di Terricciola, all’assemblea voluta dall’amministrazione comunale di Chianni per fare chiarezza su alcuni aspetti, non proprio trasparenti, avvenuti alla fine della scorsa legislatura tra la Regione, la Provincia e ed i sindaci di Chianni, Lajatico e Terricciola.

“Durante l’ assemblea – ha commentato Casati – è risultato palese a tutti il ruolo assai negativo per i cittadini di Chianni e dei comuni limitrofi, svolto dai funzionari della Provincia con azioni personali e assai discutibili da consentire alla società privata che gestisce la discarica di poter conferire nuovi rifiuti anche grazie ad una presa di posizione del Tar che a me fa venire il volta stomaco”.

All’assemblea erano presenti tutte le parti in causa: le amministrazioni comunali odierne, Legambiente, le forze politiche e la popolazione. Assenza pesante, quella del sindaco di Terricciola Maria Antonietta Fais, più volte intervenuta a mezzo stampa sulla questione. Proprio riferendosi alle parole del primo cittadino pubblicate alcuni giorni fa, Casati dice: “A me fa pena leggere certe cose e non tanto per il contenuto, per cui ognuno è libero di dare proprie opinioni. La cosa che invece mi preoccupa come cittadino di Terricciola è il suo modo di interpretare il ruolo di sindaco: fai da te. Prima di assumere certe decisioni personali – ha detto Casati – farebbe assai meglio a tenere gli occhi aperti, quando firma i protocolli, avere l’umiltà di confrontarsi con gli altri e ammettere gli errori quando purtroppo avvengono”.