Politica

Cei, Giuntini, Arcenni: “Le politiche di integrazione a discapito degli italiani”

I rappresentati di centro destra e Terricciola SiCura si scagliano contro il sindaco Fatticcioni: “Ci sentiamo stranieri a casa nostra”

Capannoli –E’ polemica dopo che il sindaco Filippo Fatticcioni ha bocciato la mozione del centrodestra sul bonus famiglia. “L’amministrazione di Capannoli continua la sua personale campagna contro i cittadini italiani – scrivono in una nota congiunta Mattia Cei, Matteo Arcenni e Valeriano Giuntini, i rappresentanti di centro destra e dalla lista civica Terricciola SiCura, che hanno presentato la proposta in consiglio comunale - come definire altrimenti l’ultima scelta del Sindaco Fatticcioni e della sua lista civica postcomunista, di bocciare la mozione che puntava a dare un aiuto concreto alle famiglie”. Il contributo alle famiglie presentato dalle fila del centrodestra sarebbe stato ottenuto utilizzando gli introiti previsti dai dividendi di Toscana Energia e sarebbe andato a supporto dei nuclei familiari con bambini. La polemica però, non sembra derivare solo da una bocciatura, ma da un problema politico radicato: “In realtà la sinistra capannolese non accetta nessuna proposta che viene dalla minoranza ribadendo la loro visione troppo rigida della cosa pubblica”. Non solo, la scontro si allarga e tocca gli aspetti sociali legati alle tematiche dell’integrazione. “Ancora una volta la maggioranza ha ribadito di non voler aiutare quelle famiglie italiane in crisi – continuano - a tal punto che sempre più ci sentiamo stranieri a casa nostra”. Problema di aiuto e supporto alle famiglie quindi, ma anche problema di integrazione. “Ci hanno definiti razzisti – scrivono Cei, Giuntini e Arcenni – solo perché chiedevamo di tutelare quelle famiglie italiane che fino ad oggi non usufruiscono di aiuti pubblici”. I rappresentati di centrodestra e Terricciola SiCura annunciano che a breve la proposta del bonus famiglia e bonus bebè sarà presentata anche in consiglio comunale a Terricciola. Resta da stabilire quindi se in questo caso l’amministrazione deciderà di sostenere tale campagna e, nel caso contrario, se si solleveranno le stesse polemiche sorte a Capanoli su diritti, integrazione e cittadinanza.