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Bando deserto, la piscina non apre

Rammarico del sindaco Giacomo Tarrini, ancora alla ricerca di qualcuno che se ne faccia carico. Intanto l'area è stata sistemata dai cacciatori

Il 6 maggio è scaduto il bando per l'affidamento biennale della piscina comunale di Chianni e nessuno si è fatto avanti. Le associazioni che potevano essere interessate, infatti, ritengono i rischi troppo alti. A fine stagione, questo il punto, la gestione potrebbe rivelarsi in perdita, senza contare l'impegno e le responsabilità che un impianto del genere comporta.

"Ci siamo subito attivati per un eventuale affidamento diretto - ha spiegato il sindaco, Giacomo Tarrini - e prima ancora delle elezioni ho parlato con due potenziali interessati i quali hanno manifestato subito la propria disponibilità. In realtà hanno formalizzato il proprio interesse dopo una riflessione di oltre quindici giorni durante i quali si erano presentati altri interessati che abbiamo dovuto respingere per correttezza nei confronti dei primi. Venerdì 13 giugno, come dicevo, dopo aver fatto trascorrere 15 giorni è stata presentata domanda di affidamento al comune. Nel frattempo eravamo d’accordo col gruppo dei Cacciatori che avrebbero fatta completa pulizia del verde.

Subito domenica 15 giugno, ahimè, è arrivata informale rinuncia a proseguire da parte dei richiedenti mettendoci in evidente difficoltà; la motivazione “costi troppo alti”. Tengo a precisare che il bando era basato sul bilancio della scorsa stagione (un mese e mezzo di lavoro con stagione poco favorevole) e nonostante tutto c'erano i margini per chiudere in attivo.

L'amministrazione ha dato comunque la disponibilità a rimanere a fianco dei gestori fino in fondo come successo lo scorso anno ma evidentemente il nostro sforzo non è stato apprezzato.
Oggi si sono completati i lavori di ripristino del verde e a tal proposito ringrazio, a nome di tutto il consiglio, tutto il gruppo Cacciatori che come al solito ha fatto un grande lavoro dimostrando grande senso di appartenenza alla comunità e dispiace veramente tanto che ad oggi non ci siano persone disponibili alla gestione.

La speranza è l’ultima a morire ma se non ci fossero le condizioni per aprire da qui a pochi giorni, a malincuore, dovremo saltare la stagione; ci attiveremo da subito per studiare soluzioni che riducano i costi di mantenimento dell’impianto e rendano più appetibile la gestione.
Nel frattempo invito tutti ad informarsi in Comune per avere chiara la situazione prima ancora di fare valutazioni o dichiarazioni affrettate".