Attualità

Grillaia, il Gruppo Zero rilancia la protesta

"E' passato un anno da quando è iniziata la nostra lotta e non ci fermiamo", dice il comitato ambientalista che si batte contro la riapertura

La nuova insegna dell'impianto ( foto facebook Enzo Deri )

"E’ passato un anno dal 25 maggio 2020 ovvero da quando la Giunta della Regione Toscana voto’ la delibera n. 629 con la quale si autorizza la NSA, proprietà privata de “La Grillaia”, a effettuare la chiusura e messa in sicurezza della discarica attraverso il conferimento di 270 mila metri cubi di amianto. Immediatamente scattò la protesta in zona per questa decisione della Giunta Regionale che contraddiceva totalmente la strada di chiudere e bonificare la discarica senza ulteriori apporti di rifiuti e a spese della proprietà"

Lo dice il Gruppo Zero, il comitato ambientalista formato da cittadini dell'Alta Valdera che si batte contro la riapertura della discarica di Chianni, che ricorda quanto avvenuto in questi dodici mesi, caratterizzati da "Proteste", ma anche da "Voltafaccia da parte di esponenti politici, nostri rappresentanti in Regione"

"A livello istituzionale - ricorda infatti il Gruppo Zero - ci sono state due mozioni passate a larga maggioranza in Consiglio Regionale (una alla fine della passata e una all’inizio della nuova legislatura) contro la riapertura della Discarica ma entrambe sono state considerate carta straccia senza essere state assolutamente prese in considerazione."

Innumerevoli sono stati nel corso di questi mesi le manifestazioni di protesta e "Contro la delibera della Regione si sono mossi anche alcuni privati cittadini presentando ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (ora trasposto al TAR su richiesta dei legali di NSA) e finanziato tramite raccolta fondi alla quale hanno aderito larghi strati di popolazione e numerose aziende".

"A questo ricorso", aggiunge il comitato, "Nel mese di Marzo ha aderito anche l’Amministrazione Comunale di Terricciola. Giovedi 6 maggio è stata presentata, con una raccolta di firme di 275 cittadini, una petizione che chiede all’ Amministrazione Comunale di Chianni di fare altrettanto. Inoltre, nel mese di dicembre 2020 è stato presentato da un gruppo di cittadini un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa e di Firenze e presso la Corte di Appello di Firenze".

"L'Amministrazione comunale di Chianni si è sempre pronunciata contro la delibera regionale, ma, ora", aggiungono i cittadini "Sembra aver accettato la riapertura della discarica e il conferimento del amianto, confidando nel Progetto de 6 anni di conferimento e nei successivi 2 di copertura pensando di controllare e gestire ciò che viene presentato come "Chiusura e messa in sicureza della Discarica". Ma nei fatti si presenta a tutti gli effetti come una vera e propria apertura, senza alcuna garanzia nè durata dei conferimenti nè su eventuali ampliamenti futuri"

"Da qui il nostro impegno", conclude il Gruppo Zero " A continuare la lotta e a impedire lo scempio del territorio che invece merita rispetto ed attenzione sia per la salute dei suoi abitanti che per la sua vera vocazione basata su agricoltura di qualità, enogastronomia e turismo sostenibile".