Politica

I 4 Comuni fanno sul serio, finanze unificate

Ufficializzata la gestione in comune del servizio finanziario, da subito risparmio da 50mila euro. La prima conferenza a quattro si è tenuta oggi

Sarà Giacomo Tarrini il coordinatore per la gestione unica del servizio finanziario dei Comuni di Peccioli, Terricciola, Lajatico e Chianni. Il provvedimento creerà da subito un risparmio di 50mila euro. 

I quattro Comuni secessionisti sono pronti a proseguire per la strada tracciata nel 1997 con la nascita del Parco Alta Valdera. Se il processo porterà alla nascita di una nuova Unione a quattro (di circa 12mila abitanti) non è ancora certo. Quel che si sa è che, in un modo o nell'altro, Macelloni, Fais, Barbafieri e Tarrini hanno deciso di dare un segnale forte e di aprire una discussione all'interno dell'ente dei dodici Comuni.

"Come abbiamo avuto modo di comunicare - hanno detto i quattro Comuni in un comunicato a firma congiunta - Chianni, Lajatico, Peccioli e Terricciola hanno deciso nelle settimane scorse di gestire insieme il servizio finanziario. Oggi sì è riunita la prima conferenza dei Sindaci per organizzare ufficialmente il servizio ed è stato individuato nel sindaco di Chianni Giacomo Tarrini il ruolo di coordinatore".

Il servizio di fatto già avviato dal alcuni giorni ora parte ufficialmente: "Attraverso la sua unificazione produciamo un risparmio da subito di 50mila euro che era il costo di un funzionario che in questi giorni è andato in pensione e grazie a questo accordo non verrà sostituito".

Il processo, come si diceva, ha aperto un serio dibattito in seno all'Unione: "Si rafforza l'intesa e la collaborazione tra i nostri Comuni che nei giorni passati ha permesso di aprire un dibattito serio e non rinviabile all'interno della stessa Unione dei Comuni della Valdera; dibattito che porterà in un tempo ragionevolmente breve a rivedere gli assetti istituzionali della nostra zona".

Ai quattro Comuni è piaciuto l'intervento del segretario Pd di Pisa, nonché sindaco di Buti, Alessio Lari: "Abbiamo apprezzato il suo intervento. Anche lui componente dell'Unione, che nella sua veste di segretario provinciale del Pd ha riconosciuto pienamente questa esigenza con un auspicio che facciamo nostro: quello di lavorare per mantenere unito il Parco Alta Valdera".

I quattro sindaci hanno poi voluto fare chiarezza, togliendosi alcuni sassolini dalle scarpe: "È giusto ricordare, a chi ritiene di liquidare la nostra iniziativa ad un banale rapporto di forza (noi siamo tanti e loro sono pochi; loro sono quattro divisi e confusi, noi siamo otto forti coesi etc..) o peggio ancora ad aspetti caratteriali e protagonismi individuali, che i nostri quattro Comuni sono soci fondatori dell’Unione Valdera, sono stati portatori e protagonisti della cultura associativa nella nostra Valdera fin dal lontano 1997 con la costituzione del Parco Alta Valdera, peraltro ostacolato per tantissimi anni da coloro i quali oggi, convertiti sulla via di Damasco, tentano di dare lezioni. Il nostro apporto alla costruzione dell’Unione Valdera è stato strategico e fondamentale".

Questi, secondo i quattro sindaci, i punti fondamentali da affrontare nella sede di via Brigate Partigiane a Pontedera:

Il comunicato in arrivo dall'Alta Valdera si conclude ribadendo che la possibile uscita dei quattro Comuni non è stata un fulmine a ciel sereno: "Crediamo sia necessario ricordare a chi comunque ci riconosce che i temi che abbiamo sollevato sono giusti ma abbiamo sbagliato il modo, di dirci qual'era il luogo più adatto. Dobbiamo infine ricordare a chi sostiene che non esiste nessun atto che faceva intravedere questa nostra “uscita” e che quindi sarebbe stato un fulmine a ciel sereno, di leggere le delibere di giunta e di consiglio che negli ultimi due anni i nostri comuni hanno approvato e hanno portato all'attenzione di tutti. Nessuna sorpresa quindi: era solo più facile eludere qualsiasi dibattito e far finta di non capire".