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Migliorare il nuoto online, la sfida di 4 giovani

Dal periodo del Covid l'idea di Swimprove, per nuotare lontano dalle vasche e curare la tecnica degli atleti: "Seguiamo persone anche in Giappone"

Da sinistra: Lorenzo Ventavoli, Mattia Torrioni, Luca Sardi e Marco Rossi

Durante il periodo del lockdown, nei mesi più duri dell'emergenza Covid, gli allenamenti online sono spesso stati l'unica via d'uscita per società sportive e atleti che, per settimane, non hanno potuto allenarsi. Ma in alcuni sport, come il nuoto, la lontananza dalla vasca è stata ancor più complicata.

Come si può allenare un nuotatore e migliorarne la tecnica, senza essere presenti? Una sfida a cui, proprio in quel periodo, hanno provato a rispondere Marco Rossi e Mattia Torrioni, ai quali poi si sono aggiunti Lorenzo Ventavoli e Luca Sardi. Tutti nuotatori, che per anni hanno fatto su e giù nelle corsie delle piscine della Valdera, e tutti under 30 che hanno dato vita a Swimprove.

"Abitiamo tutti tra Ponsacco e Pontedera - ha detto Ventavoli - come tanti altri abbiamo svolto i corsi per diventare istruttori di nuoto, ma con la chiusura delle piscine ci siamo resi conto che saremmo rimasti a casa troppo a lungo".

"A quel punto, abbiamo avuto l'idea di inserirci anche noi nel settore degli allenamenti online, partendo con i primi allievi e, nel tempo, dovendo addirittura ridimensionare per poter seguire tutti - ha aggiunto - attualmente contiamo su un centinaio di nuotatori, sia provenienti da Comuni vicini della Valdera, sia da tutta Italia, ma anche dall'estero in Paesi come Germania, Svizzera e Giappone".

Del resto, grazie a internet, gli istruttori non hanno bisogno di essere fisicamente presenti per raggiungere l'obiettivo: migliorare la tecnica di nuoto.

"La nostra specificità è proprio quella di curare la tecnica a distanza, che nel nostro sport è qualcosa di ancora poco in voga - ha spiegato - in generale, ci facciamo mandare dei video per capire dove si può migliorare. Da quel momento parte un percorso la cui durata varia da caso a caso:  la cosa bella è che uno può farlo dove vuole, non ha bisogno di un qualcuno che lo segue. Quindi, tramite videochiamate e feedback, controlliamo e continuiamo a monitorare i miglioramenti".

"La cura del nuoto è particolarmente importante anche per evitare infortuni - ha proseguito Ventavoli - spesso si pensa al nuoto come uno sport senza contrattempi fisici: in realtà, se si ripete più volte lo stesso esercizio fatto in maniera errata, il rischio di farsi male c'è eccome".

E anche con chi è più vicino, la consulenza è sempre online. "Ormai è un format brevettato e che si è dimostrato efficace - ha concluso - alcuni, da qualche tempo, hanno cominciato a imitarci, ma essendo stati tra i primi a fornire questo tipo di allenamento siamo riconosciuti tra i migliori. Anche sui social e su YouTube, dove abbiamo un canale specializzato e molto seguito con oltre 15mila iscritti".