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No alla Grillaia, presidio e striscioni a Firenze

Sotto la sede della Regione Toscana la protesta del Gruppo Zero contro la riapertura della discarica. Una quarantina i partecipanti

Dalle placide colline pisane al cuore di Firenze per chiedere alla Regione Toscana di rivedere la delibera 629 con cui si autorizza la "messa in sicurezza" della discarica della Grillaia attraverso il conferimento di 270mila metricubi di fibrocemento (eternit). Circa una quarantina le persone che ieri hanno partecipato al presidio organizzato dal Gruppo Zero, che si batte contro la riapertura della discarica chiannerina. Tutti sotto la sede della Regione in via Cavour, con striscioni e bandiere, fra le quali quelle di Legambiente e dell'Associazione La Rossa di Lari.

"Una quarantina di persone - hanno fatto sapere da La Rossa -, tra cittadini, rappresentanti di associazioni, comitati, organizzazioni, si sono ritrovati sotto la sede della Regione Toscana durante il consiglio e una delegazione è tata ricevuta dal presidente Mazzeo che ha ascoltato le ragioni dei manifestanti. La riapertura comporterebbe il conferimento di 270000 mc di cemento-amianto nella discarica mediante il trasporto su gomma, coinvolgendo per anni non solo la zona della discarica ma tutti i territori vicini con conseguenti gravi pericoli e danni per l'ecologia, la salute pubblica, l'immagine e l'economia delle nostre zone". 

"Aspettando l'esito del ricorso al Tar che potrebbe bloccarne la riapertura - hanno aggiunto dall'associazione larigiana -, le mobilitazioni e le iniziative continueranno, per far pressione sulla politica, che purtroppo si divide tra silenzio, immobilismo e rimpallo di responsabilità, e per tenere alta l'attenzione di opinione pubblica e media sulla vicenda, in modo riuscire a fermare questa delibera e a invertire la tendenza che vede le amministrazioni pubbliche continuare a svendere la salute pubblica in favore di interessi privati".