Attualità

Grillaia e ricorso al Tar: "Tarrini sei con noi?"

Il comitato Stop Grillaia ha chiesto al sindaco di unirsi a loro nella lotta per chiedere il ritiro della delibera che autorizza nuovi conferimenti

L'entrata della discarica

Il comitato stop Grillaia ieri mattina ha depositato al Comune di Chianni la petizione popolare che chiede all’Amministrazione di unirsi al ricorso al Tar contro la riapertura della discarica la Grillaia, presentato da alcuni cittadini nei mesi passati.

Dal comitato hanno specificato che il sindaco e l’amministrazione hanno formalmente 30 giorni per rispondere.

La petizione ha raccolto 275 firme, sono "275 persone" che "non comprendendo la strategia dell'Amministrazione in relazione alla discarica".

Dal Comitato hanno ricordato che la lista civica Uniti per Chianni del sindaco Giacomo Tarrini  nelle elezioni del 2014 ha ottenuto la maggioranza con 449 voti (contro i 404 dell’opposizione). Nel 2019 è salita a 686. Nelle ultime elezioni non c'era una lista di opposizione e il mancato raggiungimento del 50% più uno dei voti avrebbe portato il Comune al commissariamento.

"Nel suo programma elettorale, Uniti per Chianni si schierava apertamente contro la Riapertura della discarica - hanno sottolineato dal comitato - Anche in virtù di questi risultati elettorali, le 275 firme rappresentano un risultato numerico assai rilevante che dovrebbe indurre ad una seria riflessione l'intera Amministrazione Comunale, ricordando la sua responsabilità davanti alla popolazione e invitandola ad un maggiore ascolto nei confronti delle opinioni diverse relativamente alla complicata questione de La Grillaia e quindi alla salute dei cittadini e alla salvaguardia del territorio".

Dal comitato hanno concluso dicendo che "con la consegna della petizione ci pare sussistano tutti gli estremi per richiedere una nuova assemblea pubblica, in cui non si faccia l’ennesima ripetizione degli eventi del passato, ma si chiarisca una volta per tutte le motivazioni dell’Amministrazione Comunale per non unirsi al ricorso al Tar contro la Delibera 629 del 25 Maggio 2020 della Giunta Regionale Toscana con cui si autorizza, al fine della chiusura e messa in sicurezza della discarica, il conferimento di 270 mila metri cubi di amianto".