Attualità

Chianni rischia di perdere la scuola d'infanzia

La decisione del Provveditorato ha provocato l'immediata protesta dei genitori. Anche il Comune impegnato nella difesa della scuola

La scuola dell'infanzia di Chianni

Una storia che si ripete ormai da anni: quando il numero dei bambini iscritti va riducendosi sotto una certa soglia, il Provveditorato taglia la classe. Peccato però che avvenga anche nei piccoli borghi, dove sono proprio i servizi essenziali come un asilo che consentono alle famiglie di continuare a viverci. Se viene meno la scuola, questo il punto, la prospettiva dello spopolamento è quasi una certezza.

Ecco perché la notizia del taglio della sezione di Chianni della scuola dell'infanzia ha suscitato forti preoccupazioni e proteste, tanto fra i genitori quanto nell'amministrazione comunale. Che si è detta pronta a lottare al fianco delle famiglie.

"Qualche settimana fa - raccontano i genitori - siamo stati informati dall’Amministrazione Comunale che il Provveditore ha deciso di non autorizzare la sezione della Scuola dell’Infanzia di Chianni, invitando a operare una migliore redistribuzione dei bambini tra i plessi dell’istituto". Da qui le forti preoccupazioni, con domande e proteste rivolte sia al Provveditorato sia alla dirigenza dell'Istituto comprensivo di Casciana Terme Lari.

"Migliore redistribuzione per chi? Di cosa stiamo parlando? Di chiudere l’asilo di un paese? Di mandare bambine e bambini in giro per altri comuni fuori dal posto in cui vivono? Cosa c’è di migliore in questo? E soprattutto il motivo dove sta? Nei numeri? Le bambine ed i bambini di Chianni non sono numeri! L’asilo di Chianni non è una sezione in una cittadina. E’ la vita di un paese! Questa decisione è a dir poco scellerata e priva di senso. Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di riscoperta dei piccoli borghi, di qualità della vita nei piccoli paesi. Chianni è un piccolo paese, noi stiamo bene qui e vorremmo che altre persone, altre famiglie scoprissero che qui si sta bene. E’ vero, siamo una piccola comunità, ma bambine e bambini non sono numeri. Noi li conosciamo tutti uno per uno, così come li conoscono tutti gli abitanti di Chianni".

"Qui abbiamo la certezza che ogni bimba e ogni bimbo sono figli di una comunità - prosegue la lettera dei genitori -, sono nel cuore di tutti e negli occhi premurosi di chi li incontra e ha sempre una parola, un saluto o un sorriso per loro. La Scuola dell’Infanzia di Chianni non è semplicemente “una sezione” come è stata definita dal Provveditore che ha deciso su due piedi di chiudere il nostro asilo, invitando la Dirigente a ricollocare gli alunni presso altre sezioni del Plesso scolastico. La dirigente, con grande rammarico da parte nostra, non ha dimostrato la minima volontà di valutare possibili soluzioni, come se trasferire i nostri ragazzi in altri plessi fosse una cosa banale. I nostri bimbi non sono pacchi da spostare verso destinazioni più consone all’Istituto comprensivo. Il nostro asilo ha la stessa dignità di tutte le altre scuole, non abbiamo da invidiare niente a nessuno: il nostro orto, i nostri giochi, le nostre storie, le nostre feste, il nostro diploma, le amicizie di una vita".

"Questa lettera - concludono - non è solo da parte di noi genitori ma arriva dal cuore di tutta una comunità che sa quanto vale la scuola per la vita di un paese, per le possibilità di rinascita di un paese. Finalmente, dopo anni, assistiamo a un cambiamento: ci sono persone che decidono di venire a vivere a Chianni, di stabilirsi qui da noi, perché apprezzano e capiscono come si vive qui. Ci rivolgiamo a chiunque possa aiutarci a impedire che l’asilo di Chianni chiuda. In primo luogo all’Amministrazione Comunale, alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo, al Provveditore, alla Regione nella persona dell’Assessore Nardini, al Presidente Giani, al ministero della Pubblica Istruzione. A chiunque, davvero a chiunque possa darci una mano. E’ più che importante. E’ vitale. Siamo di Chianni e vogliamo stare qui. Amiamo la nostra scuola".