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Chiusura delle Poste, Confesercenti si mobilita

Marco Sbrana, direttore di Toscana Nord: “Pronti a schierarci coi sindaci per modificare il progetto di razionalizzazione degli uffici periferici"

“Siamo pronti a schierarci con i sindaci per modificare il progetto di razionalizzazione annunciato dalle Poste per quanto riguarda gli sportelli periferici. Razionalizzazione che, tradotta, vuol dire nuovi tagli ai servizi pubblici. Per questo abbiamo già mobilitato la nostra direzione regionale visto che la Toscana è la più colpita dal piano delle Poste”.

Così il direttore di Confesercenti Toscana Nord Marco Sbrana dopo l’annuncio della chiusura di 63 uffici postali in Toscana, 11 dei quali nella provincia di Pisa.

Tra questi, Castelmaggiore, San Giovanni alla Vena e Uliveto Terme nel comprensorio del Monte Pisano.

“Abbiamo già raccolto le lamentele dei nostri associati, delle imprese e dei cittadini; tra questi ultimi sicuramente i più colpiti sono i pensionati – dice ancora Sbrana –. A nostro avviso Poste italiane non rispetta le esigenze dei suoi clienti. È in questa ottica che siamo pronti ad unirci ai sindaci che già hanno sollevato il problema esprimendo i timori sulla eventualità che Poste Italiane entro la fine dell’anno provveda a tagli ingenti nei propri sportelli. Tagli che creerebbero ingenti disservizi per i titolari di imprese e per i cittadini. Va bene ridurre i costi ma è fondamentale non creare disservizi o disagi per i cittadini ed in particolare per le imprese”.

“Stiamo parlando di zone – conclude il direttore di Confesercenti – in cui, per esempio, operano attività turistiche che utilizzano l’ufficio postale anche come sportello bancario oltre che per le corrispondenze dell’attività stessa. Crediamo che Poste debba riconsiderare questo drastico piano di tagli. Chiederemo come Confesercenti Toscana un incontro con la direzione regionale per capire se ci sono margini di manovra per rivedere il piano di chiusure”.