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​Chiusure Poste, l’Uncem si mobilita

L’azienda intende tagliare un’ottantina di uffici situati soprattutto in aree montane e marginali. Giurlani: “La razionalizzazione c’è già stata”

Oreste Giurlani

"In Toscana il piano tagli di Poste riguarda una ottantina di uffici situati specialmente in aree montane e marginali. Noi non ci stiamo, anche perché la razionalizzazione ha già interessato le stesse aree poco tempo fa". Interviene così, in una nota, il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani dopo la notizia dei tagli di Poste Spa per diversi uffici toscani.

Rivoluzione che in provincia di Pisa prevederebbe la chiusura totale degli uffici di Ponteginori, San Giovanni alla VenaCastelmaggioreUliveto Terme, Treggiaia, Corazzano, Ghizzano di Peccioli, Legoli, Luciana, Marti, Soiana e la riduzione di orario per quelli di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Orciano Pisano, Capanne.

Per il presidente di Uncem Toscana "non è possibile dimenticare o sottovalutare la funzione fondamentale di presidio che i servizi postali esercitano in montagna, dove fungono anche da luogo di coesione sociale, economica e territoriale consentendo l’accesso universale a servizi locali essenziali".

"Ci mobiliteremo - conclude Giurlani - perché le aree montane non possono essere ulteriormente penalizzate con pesanti ripercussioni sui cittadini, molto spesso anziani".