Cultura

Come si vive in una città come Pontedera

Biblioteca Gronchi, presentazione di un libro che parla di cittadine industriali come la nostra, come Ivrea (Olivetti) e Sochaux (Peugeot)

Sabato 13 aprile alla biblioteca Gronchi, dalle 16,30, è in programma la presentazione del libro scritto da Michela Lazzeroni dal titolo La resilienza delle piccole città

Promosso dal Centro studi Gronchi e dalla Biblioteca comunale, l'evento si articolerà in una riflessione sul caso studio legato alla vicenda della Piaggio e di Pontedera e su esperienze simili come quelle della Olivetti ed Ivrea e della Peugeot e Sochaux-Montbéliard in Francia.

Il volume di Michela Lazzeroni analizza infatti alcune piccole città a vocazione industriale, fortemente condizionate nella loro territorialità dalla presenza della grande industria e dal fatto che la grande industria ha contribuito certo allo sviluppo economico, sociale e culturale di queste realtà, ma col suo andamento e con le sue crisi, le ha anche condizionate con fasi negative e con mutamenti e ridimensionamenti improvvisi e dolorosi.

Pontedera sta perfettamente in questo contesto e almeno dagli anni '80 del '900 (ovvero da circa 35/40 anni) è in una lunga fase di trasformazione/trapasso che la sta portando ad un assetto forse definibile a bassa intensità industriale se non post-industriale.

Del resto l'essere immersi nella globalizzazione per le piccole città è come fare del surf su onde gigantesche, guadagnando molto quando l'onda sale e perdendo parecchio quando l'onda scende, cala e svanisce.

Di tutte queste tematiche parleranno con la prof. Lazzeroni, dell'Università di Pisa, alcuni giovani laureati o dottorandi che fanno riferimento al Centro studi G. Gronchi di Pontedera e l'Amministrazione comunale a cui tocca l'onere di dialogare e interagire sempre con la grande impresa.

Il volume, denso di analisi e di concetti, si presenta come un utile strumento per approfondire uno degli passaggi fondamentali della Pontedera di oggi. A patto, certo, che si abbia voglia di studiarlo e di rifletterci seriamente sopra.