Lavoro

Confcommercio: “Stop alla concorrenza sleale delle sagre“

Petraglia: “Serve una regolamentazione che limiti le feste paesane e tuteli i ristoratori”

Provincia di Pisa – Più di cento sagre all’anno, oltre 750 giorni di feste paesane, 4 milioni e mezzo di euro persi per i ristoranti regolari. Con questi dati alla mano Confcommercio Pisa lancia l’allarme dei ristoratori che vedono proliferare sagre e feste su tutto il territorio provinciale e parte la prima campagna di protesta pisana a pochi giorni di distanza dai ristoratori lucchesi. Il movimento di protesta infatti si starebbe estendendo a tutta la Toscana. “Dobbiamo intervenire contro questa grave e fin troppo tollerata forma di concorrenza sleale – ha detto Daniela Petraglia, presidente ConfRistoranti Pisa – dato che dietro l'organizzazione di una sagra riscontriamo molto spesso parametri igienici borderline, per non parlare del rispetto delle norme di sicurezza. Sarebbe opportuno – ha continuato Petraglia – che le amministrazioni locali, così come stabilito peraltro dalla legge regionale, organizzino un calendario annuale delle sagre e delle feste paesane, stilato di concerto con le associazioni di categoria”. Conferma questa impostazione il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli: “E' urgente una nuova disciplina più restrittiva e una regolamentazione del numero e della durata di queste manifestazioni, salvaguardando solo quelle realmente di qualità. Sappiamo tutti – ha aggiunto Pieragnoli – che il loro scopo dovrebbe essere culturale e di valorizzazione dei territori, mentre troppo spesso diventano solo un pretesto per somministrare cibi e bevande eludendo gran parte delle normative in vigore”.