Lavoro

Confcommercio, una Pasqua fra Luci e ombre

La ripresa non c’è. Speranze per i ristoratori, a picco i pasticcieri

PROVINCIA DI PISA – Sarà una Pasqua di luci ed ombre per il commercio nel settore alimentare quella che si celebrerà tra pochi giorni. A dirlo èla Confcommerciopisana che comunque esprime un moderato ottimismo sulla base della prenotazioni e degli indirizzi dei consumi, nonostante la tendenza nazionale al ribasso con una flessione del 5%. “Al di là dei timidi segnali di incoraggiamento per borghi storici e città d'arte rimane una situazione difficile – esordisce Federico Pieragnoli, direttore Confcommercio Pisa – resta però preoccupante il calo dei consumi che colpisce soprattutto gli acquisti di prodotti artigianali: uova, colombe, schiacciate di Pasqua. Tutto questo a causa di una propensione ai consumi estremamente ridotta”. Le aspettative sono migliori invece per quanto riguarda la ristorazione, dicono sempre da Confcommercio: “Le aspettative dei ristoratori non sono entusiasmanti ma orientate comunque ad un cauto ottimismo”. In un sondaggio flash di Confcommercio Pisa risulta che il 56% dei ristoratori pisani si aspetta risultati in linea conla Pasquadello scorso anno, il 12% attende un risultato migliore, mentre il restante 32% è più pessimista. Il prezzo del pranzo pasquale al ristorante si prevede che si attesterà nella maggior parte dei casi intorno ai 35 euro, leggermente in calo rispetto agli anni precedenti. Molti ristoratori, per venire incontro alle esigenze dei clienti, manterranno anche il menù alla carta. In calo invece, secondo le indagini di Confcommercio, i consumi dei prodotti di pasticceria dove si perderà circa un 10% del fatturato. Secondo l’associazione di categoria infatti i prodotti sotto i 50 euro hanno ancora un mercato, al di sopra di questa soglia si registrano vendite con il contagocce per i prodotti top class.