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Critiche dell'Anpi alla riforma costituzionale

Secondo l'associazione dei partigiani "c'erano modi assai più semplici per correggere alcuni effetti distorti del cosiddetto bicameralismo perfetto"

Il direttivo dell’Anpi interviene sul tema delle riforme costituzionali in Italia, decidendo di esprimere - al termine del dibattito nella sede della sezione pontederese - "viva preoccupazione per l'andamento delle cose e per il rischio che gli spazi di democrazia, anziché ampliarsi, finiscano per ridursi, così come di alcuni diritti possa essere ridotta l'effettività; e ciò in un Paese che attraversa ancora una difficile situazione di crisi, non solo economica, ma anche politica e morale".

Premesso che un "rinnovamento della politica è essenziale per il nostro paese così come è possibile il superamento del bicameralismo perfetto", l'Anpi continua tuttavia a "ritenere che la  riforma del Senato come proposta, comporti una sostanziale abolizione di uno dei rami del Parlamento, e una eliminazione di un contropotere, essenziale per l'equilibrio previsto dal legislatore costituente. Vi erano modi assai più semplici e meno invasivi per correggere alcuni effetti distorti del cosiddetto bicameralismo perfetto. Si è invece battuta un'altra strada, grave e pericolosa".

Non è solo "questione di elezione diretta, pur fondamentale; è anche questione di contenuti, cioè di poteri. Così come sono stati configurati, essi sono troppi per un organismo sostanzialmente delegittimato e contemporaneamente troppo pochi rispetto a quello che occorrerebbe, per ottenere quell'essenziale equilibrio di poteri che è alla base della volontà espressa dalla Costituzione".

L'Anpi "continua a credere che questa legge rappresenti un vulnus al sistema democratico, e ritenendo che la partita non sia ancora finita dovendo tornare alla Camera ed essere sottoposta ad altre letture di cui l’ultima a maggioranza assoluta, confida che si possa ancora correggere questa anomalia giuridico-istituzionale che si va costruendo".

Molte osservazioni in merito alla riforma del Senato sono state fatte pubblicamente dal presidente nazionale nei mesi passati.

"A tale scopo con la costanza e con la fermezza che l’hanno sempre contraddistinta e con gli strumenti di cui dispone, la sezione Anpi di Pontedera si impegna a promuovere nei prossimi mesi, per consentire ai cittadini di conoscere ed approfondire il significato ed i contenuti di questa riforma, un incontro pubblico con giuristi e/o esperti in materia che potranno dare informazioni in modo esaustivo sulla delicata questione in oggetto. Ciò perché è proprio al cittadino che spetterà l’ultima parola e non è detto sia la medesima di chi ha messo in piedi tale riforma".