Cronaca

Crollo di Volterra, "non abbassiamo i riflettori"

Le riflessioni del consigliere regionale Ferrucci sulle mure e la solidarietà ricevuta

Intervenire subito in modo sostanziale e non dimenticare la tragedia vissuta dal territorio. A qualche giorno di distanza dal crollo delle mura di Volterra, il consigliere regionale Pd Ivan Ferrucci propone qualche riflessione.
“Parto dalla priorità: c’è bisogno di intervenire, subito. Questo lo ha fatto la Regione Toscana, con l’anticipazione di un milione di euro necessario per avviare il consolidamento delle mura: ne sono orgoglioso. Mi aspetto un impegno analogo dal Governo: le parole del ministro Bray, giunto in loco tempestivamente la scorsa domenica, fanno ben sperare in questo senso, mi auguro davvero che la lettera da lui inviata al ministro Saccomanni per richiedere con urgenza risorse, ottenga rapidamente l’effetto sperato. Ma le misure emergenziali non bastano, servono, ovviamente e, ribadisco, confido che vengano attivate a livello nazionale il prima possibile: vorrei però che si lavorasse davvero e sempre perché i nostri territori, tanto belli e preziosi quanto delicati, fossero messi in sicurezza, vorrei non dover arrivare ogni volta a agire con urgenza. Se i fenomeni atmosferici sono sempre più violenti e imprevedibili, bisogna lavorare alacremente per prevenire e arginare il rischio idrogeologico”.

Secondo il consigliere, infatti, “Non si può fare spending review sulla pelle dei cittadini e sulle nostre risorse, che nessuno venga a parlare di parametri Ue da rispettare in casi come questo. C’è in gioco la sicurezza dei cittadini, la tutela del territorio e del patrimonio storico-artistico, la Regione farà la sua parte, che lo facciano tutte le istituzioni”.

Poi il consigliere cambia tono. “Ho visto immediatamente una grande attenzione e un grande affetto intorno a Volterra, leggo di professionisti che mettono a disposizione le proprie competenze gratuitamente per il ripristino delle mura e dell’area crollata, intellettuali e uomini di cultura che si mobilitano perché la città non sia lasciata sola. È un affetto che rincuora, che testimonia come la Toscana e anche l’Italia riconoscano il ruolo di Volterra e ciò che rappresenta per il nostro patrimonio artistico e culturale. Un ruolo troppo spesso dimenticato. Inoltre, è giusto tenere accesi in tutti i modi i riflettori su questo ennesimo dramma del maltempo. Cerchiamo però di non abbassarli troppo presto, una moda brutta e sconveniente, quella di scordarsi precocemente delle tragedie vissute dai territori, che però purtroppo ha avuto spesso un seguito spiacevole. Ecco, finiamola con questa moda. Parliamo di Volterra, parliamo delle nostre terre sconvolte dalla pioggia, stiamo loro vicino e trasformiamo poi queste parole in impegni concreti”.