Nell'abitazione in cui vivevano Khrystyna Novak e il compagno c'è un router collegato a internet e che gli inquirenti sperano possa fornire informazioni utili al ritrovamento della ragazza, scomparsa pochi giorni dopo l'arresto in carcere del compagno, per armi e droga. L'uomo, 41 anni spagnolo, è imprenditore nel settore delle pelli e si trova al Don Bosco di Pisa. Qualche settimana fa è stato fatto uscire per qualche ora dagli inquirenti, che lo hanno condotto nella sua casa per interrogarlo sul posto e verificare alcuni aspetti non chiari della vicenda.
Da qualche giorno la Procura ha reso noto che per la ragazza di 29 anni scomparsa a inizio Novembre non si indaga più per sequestro di persona, ma per omicidio.
Il router è stato sequestrato dal pm Egidio Celano della procura di Pisa per essere analizzato. Le indagini della polizia proseguono.
Il router potrebbe aver registrato i numeri di telefono di persone entrate nella casa quando ancora c'era Khrystyna, prima che l'immobile venisse messo sotto sequestro. La casa, come hanno più volte detto i vicini, è stata visitata da diverse persone nel periodo tra l'arresto dell'imprenditore e la messa sotto sequestro. La villetta si trova a Corte Nardi, località di Orentano, nel Comune di Castelfranco di Sotto.