Attualità

Piazza della Collegiata intitolata a Don Mannari

Figura di notevole spessore umano e culturale, il Canonico è stato per 22 anni un punto di riferimento per l'intera comunità. Domenica 14 la cerimonia

Non c'è - o meglio non c'era - una strada o una piazza che portasse il nome di Don Lelio Mannari, il proposto più amato dai santamariaammontesi.

Ci ha pensato l'amministrazione Parrella a colmare questo vuoto.

Spiega il sindaco: "Considerata l’assenza di un luogo deputato a celebrare la memoria storica e religiosa dell’amatissimo Canonico Don Lelio Mannari, proposto dal 1959 al 1981, l’amministrazione comunale è lieta di comunicare all’intera comunità civile e religiosa di Santa Maria a Monte di aver intitolato al suddetto parroco la piazza antistante la Collegiata, anticamente adibita a mercato, la cui inaugurazione è prevista per domenica 14 giugno alle 19, subito dopo la Messa vespertina".

Figura di notevole spessore umano nonché culturale, fervido appassionato e ricercatore della storia del territorio, il Canonico Mannari è stato per 22 anni un vero e proprio punto di riferimento sia per i fedeli, amati con amore schietto e paterno, sia per i giovani studenti, che dalle Università accorrevano alla porta della canonica per essere aiutati nelle traduzioni di documenti dal latino. 

Nel corso della serata saranno presentati video e audio inediti, come l’intervento storico che Don Mannari tenne nel 1977 in occasione della “Disfida con l’arco” di Montopoli o come stralci di interviste che il Proposto rilasciò agli insegnanti delle Scuole Medie di Santa Maria a Monte, nei quali si dilettò a cantare inni e laudi non solo religiosi. 

Oltre al sindaco Ilaria Parrella, la quale scoprirà il marmo che identificherà la piazza, e al Proposto della Collegiata, Can. Bruno Meini, interverranno Mons. Morello Morelli, amministratore diocesano di San Miniato, e i due cappellani di Santa Maria a Monte che ebbero modo di conoscere da vicino la poliedrica figura di Don Mannari: Don Giampiero Taddei, Parroco di Cigoli, e Don Angiolo Falchi, Parroco di Casciana Terme.

Due studenti dell’epoca come Paolo Morelli, professore del Liceo Scientifico “XXV Aprile” di Pontedera, e Renato Colombai, collaboratore del giornale diocesano “La Domenica”, saranno invece i testimoni della vera e propria “sete di conoscenza” che, oltre a essere alla base del suo fine e acuto intelletto, spingeva Don Mannari a spulciare gli archivi statali e vescovili, alla ricerca di nuovi documenti da studiare.

La serata terminerà con la presentazione della mostra fotografica dedicata al Canonico Mannari, allestita nei locali del Museo Casa Carducci e realizzata grazie alla generosa e spontanea collaborazione dell’intera comunità, laica e religiosa, di Santa Maria a Monte. 

Un ringraziamento particolare va ad Anna, amata nipote di Don Mannari, e al marito Mario, i quali sin da subito si son resi disponibili a donare tutto il materiale che possedevano sullo “zio Lelio”.